Primo Piano Primiero Vanoi Belluno

Ospedale di Feltre, percorso più snello tra Pronto Soccorso e radiologia in Ulss 2

Share Button

Il tempo di attesa tra richiesta e referto ridotto del 30%

prontosoccorso

Feltre (Belluno) – Il percorso tra il Pronto Soccorso e la Radiologia del Santa Maria del Prato diventa lean, snello. Le due unità operative, grazie alla formazione sul lean management, curata dalla docente Rossana Isolati , partner di GMA consulting, hanno sviluppato e attuato un progetto che rende più fluido ed efficiente il percorso.

Il lean management e i suoi strumenti sono basati sulla filosofia del lean thinking (pensare snello), approccio che ha preso origine nel mondo automobilistico (Toyota) ma che ha dato significativi risultati anche nel mondo sanitario. Secondo la filosofia lean, tutto quello che non contribuisce a dare valore nel servizio alla persona è spreco e va tagliato.

L’obiettivo è dunque quello di esaltare ciò che è di reale valore per l’ utente attraverso l’eliminazione di ogni forma di spreco, (tempi di attesa, eccesso di carte e di passaggi da un ufficio all’altro etc.) e l’aumento della motivazione del personale coinvolto. per fornire il servizio giusto al momento giusto nei tempi giusti.

Lo scopo del progetto era quello di ridurre il tempo tra la richiesta di prestazioni radiologiche da parte del pronto soccorso e l’arrivo del referto dell’esame al medico che ha in carico la persona. Un gruppo di lavoro formato da alcuni professionisti delle due unità operative guidate da Edoardo Rossi e Riccardo Berletti, con la regia di Rossana Isolati, ha analizzato il flusso mettendosi dal punto di osservazione della persona assistita e cronometrando i vari passaggi.

Una volta individuate le cause che rallentavano il percorso, sono state messe in atto delle contromisure come rendere più visibile il tragitto da fare con una striscia arancione sul pavimento, eliminare l’accettazione in radiologia, creare un segnale acustico che avvisi il tecnico radiologo dell’arrivo del paziente, creare una postazione di refertazione adiacente alla sala di esecuzione, adibita esclusivamente agli esami urgenti, far tornare il paziente in pronto soccorso solo a referto eseguito con un sistema che avvisa il Pronto Soccorso che l’esame è pronto.

Dopo le prime fasi di implementazione del nuovo modello si evince un trend di riduzione del tempo complessivo che si sta avvicinando all’obiettivo dei 60 minuti contro i 90 iniziali.

Anche grazie a questa iniziativa, nel mese di maggio l’obiettivo generale del Pronto Soccorso di dimettere 9 su 10 codici minori in meno di 4 ore è stato raggiunto.

Non basta. Le due èquipe stanno mettendo in atto nuove strategie per ottimizzare ulteriormente la procedura, nell’ottica di un miglioramento continuo.

«La sperimentazione di questo progetto sviluppato dai nostri professionisti, che hanno fatto propria la cultura lean, ha dato ottimi risultati», conclude il commissario Adriano Rasi Caldogno, «sono molto soddisfatto del lavoro fatto che sarà esportato come metodica anche ad altre unità operative.

Il miglioramento continuo è uno degli obiettivi che abbiamo il compito di perseverare per offrire ai nostri assistiti servizi sempre più di qualità, migliorando al contempo la sostenibilità degli stessi».

Il percorso tra il Pronto Soccorso e la Radiologia del Santa Maria del Prato diventa lean, snello. Le due unità operative, grazie alla formazione sul lean management, curata dalla docente Rossana Isolati , partner di GMA consulting, hanno sviluppato e attuato un progetto che rende più fluido ed efficiente il percorso.

Il lean management e i suoi strumenti sono basati sulla filosofia del lean thinking (pensare snello), approccio che ha preso origine nel mondo automobilistico (Toyota) ma che ha dato significativi risultati anche nel mondo sanitario. Secondo la filosofia lean, tutto quello che non contribuisce a dare valore nel servizio alla persona è spreco e va tagliato.

L’obiettivo è dunque quello di esaltare ciò che è di reale valore per l’ utente attraverso l’eliminazione di ogni forma di spreco, (tempi di attesa, eccesso di carte e di passaggi da un ufficio all’altro etc.) e l’aumento della motivazione del personale coinvolto. per fornire il servizio giusto al momento giusto nei tempi giusti.

Lo scopo del progetto era quello di ridurre il tempo tra la richiesta di prestazioni radiologiche da parte del pronto soccorso e l’arrivo del referto dell’esame al medico che ha in carico la persona. Un gruppo di lavoro formato da alcuni professionisti delle due unità operative guidate da Edoardo Rossi e Riccardo Berletti, con la regia di Rossana Isolati, ha analizzato il flusso mettendosi dal punto di osservazione della persona assistita e cronometrando i vari passaggi. Una volta individuate le cause che rallentavano il percorso, sono state messe in atto delle contromisure come rendere più visibile il tragitto da fare con una striscia arancione sul pavimento, eliminare l’accettazione in radiologia, creare un segnale acustico che avvisi il tecnico radiologo dell’arrivo del paziente, creare una postazione di refertazione adiacente alla sala di esecuzione, adibita esclusivamente agli esami urgenti, far tornare il pazientein pronto soccorso solo a referto eseguito con un sistema che avvisa il Pronto Soccorso che l’esame è pronto.

Dopo le prime fasi di implementazione del nuovo modello si evince un trend di riduzione del tempo complessivo che si sta avvicinando all’obiettivo dei 60 minuti contro i 90 iniziali.

Anche grazie a questa iniziativa, nel mese di maggio l’obiettivo generale del Pronto Soccorso di dimettere 9 su 10 codici minori in meno di 4 ore è stato raggiunto.

Non basta. Le due èquipe stanno mettendo in atto nuove strategie per ottimizzare ulteriormente la procedura, nell’ottica di un miglioramento continuo.«La sperimentazione di questo progetto sviluppato dai nostri professionisti, che hanno fatto propria la cultura lean, ha dato ottimi risultati», conclude il commissario Adriano Rasi Caldogno, «sono molto soddisfatto del lavoro fatto che sarà esportato come metodica anche ad altre unità operative. Il miglioramento continuo è uno degli obiettivi che abbiamo il compito di perseverare per offrire ai nostri assistiti servizi sempre più di qualità, migliorando al contempo la sostenibilità degli stessi».

Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *