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Operazione “Giardino Orientale”, arrestati dalle Fiamme gialle due imprenditori cinesi

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La Guardia di Finanza di Riva del Garda, nel corso dell’operazione “Giardino Orientale”, ha eseguito due misure di custodia cautelare in carcere, emesse dal G.I.P. presso il Tribunale di Rovereto (Trento) nei confronti di due imprenditori cinesi titolari di un ristorante orientale

Trento – Nelle prime ore della mattinata di mercoledì, i militari delle Fiamme Gialle della Tenenza di Riva del Garda, hanno arrestato C.F., 30 anni, alias Yuri, e W.F., 35 anni, alias Colfù,
rispettivamente titolare e socio di una società, la R.S.K. s.r.l., che gestisce un ristorante in franchising di un marchio di ristorazione orientale, con l’accusa di sfruttamento aggravato del
lavoro ed estorsione nei confronti di dodici lavoratori pakistani regolarmente residenti in Italia.

Le indagini, partite qualche mese fa dagli sviluppi di alcuni controlli sul lavoro nero e irregolare condotti nell’Alto Garda, hanno consentito di puntare i riflettori sulla società R.S.K. s.r.l., con sede
legale in Firenze ed amministrativa e luogo di esercizio a Riva del Garda, i cui titolare e socio principale avevano impiantato un sistema criminoso finalizzato al reclutamento di
manodopera in condizioni di sfruttamento, approfittando dello stato di bisogno e necessità dei lavoratori, mediante la corresponsione di retribuzioni difformi rispetto ai contratti collettivi di
lavoro riconosciuti a livello nazionale, sottoposti a condizioni lavorative degradanti.

In totale sono dodici i lavoratori pakistani individuati dalle Fiamme Gialle che sono stati oggetto di sfruttamento: gli stessi erano altresì costretti ad alloggiare in un appartamento di Riva del Garda di circa 90 m 2 con un unico bagno, regolarmente affittato e abitato da W.F., alias Colfù, dove venivano stipati in condizioni igienico sanitarie precarie, obbligati per lo più a dormire su pagliericci improvvisati sul pavimento.

  • In breve

50 kg marijuana sequestrati in autostrada Brennero – Maxisequestro di droga sull’autostrada del Brennero all’altezza di Bressanone. Una pattuglia della polizia stradale, durante un controllo, ha rinvenuto su una Peugeot diretta in Austria un carico di 50 chili di marijuana, divisi in tre scatoloni.

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