NordEst

Odissea Ryanair. 150 passeggeri bloccati a Treviso (Call center)

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Nuova odissea voli a Nordest – Sembra un film già visto per altre compagnie a Venezia, ma stavolta è la nota
Ryanair – che vanta orari puntuali e tariffe sotto costo – a tradire i viaggiatori. Accade a Treviso in piena stagione.

I 150 passeggeri, tutti con regolare biglietto/conferma Ryanair per Londra, sono stati abbandonati per un’intera giornata all’aeroporto Canova di Treviso. La compagnia aerea infatti, senza dare alcuna spiegazione, ha differito il volo di quasi 24 ore, prima di imbarcare i passeggeri su un aereo diretto a Stansted, ad una sessantina di chilometri dalla capitale inglese. 

 
La partenza, inizialmente prevista per giovedì sera alle 22.25, è stata spostata una prima volta a mezzanotte e poi all’una. Tutto questo annunciato solo da una voce all’altroparlante, senza nessun’altra spiegazione. In biglietteria nessuno sapeva niente né dare indicazioni sulla durata del ritardo.

"Ma all’una e mezza di notte un nuovo annuncio: "Ci hanno fatto riprendere i bagagli – racconta Cristiano Saturnini – dicendoci di tornare alle sette, per partire alle nove. E visto che mancavano 5 ore molti hanno passato la notte in aeroporto, dormendo sul pavimento, in mezzo ai bagagli". Tra loro anche alcuni neonati e due anziani in sedia a rotelle che parlavano solo inglese. Chi è rimasto a dormire in aereoporto denuncia: "Siamo rimasti senza spiegazioni e senza assistenza e siamo stati trattati come animali".
 

Il giorno seguente le cose non vanno meglio e la partenza viene rinviata ancora, alle 17.20. E poi ancora alle 19.40. Nel frattempo altri aerei decollavano regolarmente per Londra, anche per questo le proteste dei passeggeri sono salite di tono. «Volevamo occupare i gate – spiega Matteo Zorzi – ma la polizia ha detto che sarebbe stata costretta a usare la forza». L’odissea è finita solo alle 20.40, quando si sono aperte le porte per l’imbarco grazie a un aereo che la compagnia irlandese spiega di aver fatto appositamente arrivare da Barcellona.
Sotto accusa anche l’aeroporto di Treviso, reo di non aver fornito alcuna assistenza ai viaggiatori, che hanno ricevuto in 24 ore, soltanto un paio di voucher da 5 euro da spendere al bar, utili per l’acquisto di due panini e due bottiglie d’acqua.
 
La sospirata partenza – Non basta certo a far cessare le accuse: "Farò causa all’aeroporto oltre che a Ryanair, non è possibile vantarsi di belle strutture quando non si sa dare un minimo di assistenza: mi vergogno che sia successo a Treviso" dice Ilario Falcomer, uno degli oltre cento passeggeri del volo per Londra. Ciò che fa più rabbia, oltre al disagio di un giorno perso sia di vacanza sia di lavoro, è stata la mancanza assoluta di assistenza. Non ci sono stati avvisi nè aiuti nemmeno per i più deboli, vecchi e bambini piccoli costretti a riposare sui bagagli. "Abbiamo dormito per terra con un bimbo di 6 mesi – racconta una mamma inglese – senza neppure un po’ di latte". 
Molti dichiarano che d’ora in poi eviteranno il Canova e la compagnia aerea irlandese. "Non abbiamo avuto un trattamento umano – dice Cristiano Saturnini – non ci hanno fatto parlare con i responsabili dell’aeroporto e ci hanno detto di usare internet per contattare Ryanair". I passeggeri cercheranno ora di mettersi assieme per fare causa comune ed ottenere un rimborso. 
 
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