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Nuova Scuola musicale di Primiero. L’assessore Carlo Daldoss in aula: “Decida il territorio” ma il sindaco di Fiera si dice amareggiato (AUDIO)

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Ecco l’intervento dell’assessore Carlo Daldoss in Consiglio provinciale sulla Nuova Scuola musicale di Primiero

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Trento – Sulla nuova Scuola musicale, l’ultima parola spetta al territorio. Rispondendo ad una interrogazione del consigliere Lorenzo Baratter, l’assessore provinciale Carlo Daldoss ha precisato martedì mattina in aula, che nei prossimi giorni scriverà ai sindaci, alla Comunità di Primiero e alla Scuola musicale stessa, confermando che la decisione finale sulla nuova struttura, spetta al territorio in piena condivisione sulla destinazione dei fondi. “Se si ritiene prioritaria questa opera – ha precisato in aula Daldoss – si rinuncerà ad altre opere”.

Ascolta l’intervento in Consiglio provinciale, dell’assessore Carlo Daldoss (nella foto)

Un intervento che non è piaciuto al sindaco di Fiera di Primiero, che a stretto giro di mail è intervenuto sulla questione.

L’amarezza del sindaco di Fiera

“Rimango ancora una volta basito – commenta a caldo il sindaco di Fiera di Primiero, Daniele Depaoli – dopo aver ascoltato la risposta dell’assessore provinciale. Questa giunta provinciale sta prendendo davvero a ‘pugni’ il nostro territorio: dal trenino, alla scuola musicale fino alla primaria di Tonadico (ma ci sono decine di altri piccoli esempi). Ormai non ci sono più parole, l’assessore aveva promesso il finanziamento della scuola musicale a Sindaci e presidente di Comunità, tant’è che al suo interno la conferenza dei Sindaci aveva già trovato un accordo per finanziare anche la scuola elementare di Tonadico con risorse proprie (altro finanziamento negato inspiegabilmente dalla PAT sui fondi per l’edilizia scolastica).

Certo – continua Depaoli – che la decisione spetta al territorio ed il territorio una decisione la prenderà in fretta: peccato però che per realizzarla bisognerebbe destinare praticamente tutto il budget che arriverà a Primiero (Comuni e Comunità) nei prossimi anni su quest’opera. E’ vero che le risorse sono calate, è vero che bisogna ottimizzarle, è vero che noi Sindaci avremmo potuto giocarcela molto meglio, ma in 15 anni da pubblico amministratore e di confronto con molti e molti assessori provinciali, non ho mai visto un comportamento così ambiguo, sfuggente ed inafferrabile.

Ormai siamo ostaggi di quei “38 fanta-milioni” che la PAT si è messa in condizione di non poter (voler) spendere per un bando da cui difficilmente si libererà. Chiedo scusa per lo sfogo – conclude il sindaco di Fiera di Primiero – almeno qui qualcuno legge, mentre a Trento nessuno ascolta”.

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