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Nucleare, via libera al referendum dalla Corte Costituzionale (VIDEO)

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(Adnkronos)/Il voto – La decisione dei giudici costituzionali, riuniti da questa mattina dalle 9;30 in camera di consiglio, è stata dunque molto rapida, così come aveva promesso ieri il nuovo presidente della Corte Costituzionale Alfonso Quaranta, che a tal proposito aveva anche anticipato un suo personale punto di vista, ritenendo che la Consulta non avesse il potere di bloccare un referendum.

COME SI VOTA
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Il quesito referendario sul nucleare –
"E’ connotato da una matrice razionalmente unitaria e possiede i necessari requisiti di chiarezza, omogeneità ed univocità’ spiega la Corte Costituzionale. Il "quesito in esame -viene rilevato- mira a realizzare un effetto di mera ablazione della nuova disciplina, in vista del chiaro ed univoco risultato normativo di non consentire l’inclusione dell’energia nucleare fra le norme di produzione energetica, fermo restando, ovviamente che spetta al legislatore e al governo, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze, di fissare le modalità di adozione della strategia energetica nazionale, nel rispetto dell’esito della consultazione referendaria".

Inoltre, la Consulta fa notare che "le disposizioni di cui si propone l’abrogazione (commi 1 e 8 dell’art. 5) risultano unite da una medesima finalità: quella di essere strumentali a consentire, sia pure all’esito di ulteriori evidenze scientifiche sui profili relativi alla sicurezza nucleare e tenendo conto dello sviluppo tecnologico in tale settore, di adottare una strategia energetica nazionale che non escluda espressamente l’utilizzazione di energia nucleare, ciò in contraddizione con l’intento perseguito dall’originaria richiesta referendaria", in particolare, segnala la Consulta, "attraverso l’abrogazione dell’art. 3 del d.lgsl. 31 del 2010".

La seduta della camera di consiglio è durata complessivamente poco più di tre ore. La prima ora ha riguardato l’audizione delle parti: al palazzo della Consulta erano intervenuti il costituzionalista Alessandro Pace per Italia dei Valori, l’avvocato Gianluigi Pellegrino per il Partito democratico, l’avvocato dello Stato Maurizio Fiorilli su invito del governo nonché rappresentati legali dell’associazione ambientalista WWF-Italia e del movimento ecologista Fare Ambiente, i primi ‘ad adiuvandum’, l’ultimo ‘ad opponendum’.

I referendum –
Agli elettori che si recheranno alle urne domenica 12 e lunedì 13 giugno, saranno dunque consegnate quattro schede: oltre alle due relative all’acqua pubblica e a quella sul legittimo impedimento, anche la scheda riguardante "L’abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare".

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