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Non solo l’8 marzo: quello che le donne non dicono…

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Molte iniziative in tutta Italia per cercare il vero significato di questo 8 marzo, segnato dal dolore della guerra, dall’emergenza covid e non solo. Uffici in rosa alle Poste, Unicef per le bambine, Cisl per l’Ucraina, contro ogni violenza e tante donne protagoniste

NordEst (Adnkronos) – Per la Giornata internazionale della donna che pone al centro l’universo femminile con tutte le sue potenzialità e necessità di valorizzazione, ma anche con le tante responsabilità oggi in capo alle donne e il dovere della loro protezione e tutela nelle situazioni di fatica e fragilità, l’assessore provinciale alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia Stefania Segnana e quello all’istruzione, università e cultura Mirko Bisesti hanno partecipato alla conferenza stampa organizzata per presentare le azioni messe in campo dalla Provincia per sostenere le donne.

L’assessore provinciale, Segnana ha spiegato che la conferenza intendeva fare il punto sulla situazione della parità di genere in Trentino, sull’integrazione delle donne nel mondo del lavoro, sulla scuola e la formazione: “Abbiamo ritenuto di tenere questo momento di presentazione dei vari progetti perché crediamo che la donna si trovi al centro della nostra comunità, della società e delle imprese. Ringrazio i vari rappresentanti istituzionali qui presenti per il loro lavoro e per aver dedicato con impegno questo 8 marzo alle figure femminili del nostro territorio”, ha detto Segnana.

Mirko Bisesti ha ricordato l’importanza delle iniziative organiche e condivise: “L’attenzione della scuola è massima con un impegno verso l’ambito sociale, sanitario e formativo. Penso in particolare alla tragicità del momento che stiamo vivendo: la scuola è pronta ad accogliere chi ha bisogno, ma è anche impegnata a 360 gradi nell’attenzione verso i giovani e la loro educazione, nell’ambito della costruzione della pace e delle relazioni corrette e paritarie fra i generi”.

Progetti e finanziamenti

Come ha spiegato laura Castegnaro, molte sono le attività che la Provincia si impegna a sostenere attraverso specifici bandi di finanziamento. Per il 2022, in relazione alle attività di promozione e sensibilizzazione sulle pari opportunità tra donne e uomini, le risorse messe a disposizione per i progetti annuali finanziati ammontano a 75mila euro, mentre per le iniziative di sensibilizzazione sono previsti 15.000 euro. Sarà garantito in via prioritaria il finanziamento di un progetto per ciascun distretto famiglia e comunità, attribuendo un punteggio specifico per il possesso di certificazione “Family in Trentino”, “Family Audit” e “Family Audit Executive”.

“Abbiamo pensato di lavorare sulle agenzie che sono in particolare di aiuto alle donne per proporre percorso territoriale di laboratorio, finalizzate alla costruzione di buone prassi. Questo per favorire la circolazione delle informazioni e far sì che le donne chiedano aiuto”, ha detto Castegnaro. Fra le azioni messe in campo, è stato messo in risalto da Covi il programma di formazione per gli insegnanti, finalizzato ad accrescere le competenze utili per individuare precocemente le situazioni di violenza assistita e per intervenire in modo efficace e tempestivo sul fronte della prevenzione.

Quest’ultimo percorso sarà realizzato attraverso 10 giornate formative da svolgersi a partire da maggio e che proseguiranno poi il prossimo autunno. “Il tema dell’equità e delle pari opportunità è una priorità del sistema educativo provinciale e anche un punto di forza del sistema trentino. Ci sono degli aspetti da migliorare – pensiamo ad esempio alle scelte prettamente femminili negli indirizzi umanistici rispetto a quelli scientifici – ed abbiamo appunto avviato un importante lavoro per rendere maggiormente consapevoli tutti gli studenti e le famiglie sugli sbocchi occupazionali. C’è poi il lavoro portato avanti con gli insegnanti per dare loro strumenti per favorire la maggiore equità”, ha detto il direttore di Iprase, ricordando anche le molteplici azioni della scuola sul fronte del contrasto al bullismo e cyberbullismo, alla violenza assistita, alle dipendenze e l’impegno dello stesso sistema scuola verso una più diffusa alfabetizzazione finanziaria, che prelude ad una maggiore autonomia femminile.

Nel corso della conferenza stampa è stato quindi lanciato un contributo video che richiama la campagna di sensibilizzazione “Aiutaci a stare al tuo fianco” e ricordato il focus presente sul sito della Provincia autonoma di Trento per il contrasto alla violenza sulle donne, che riporta indicazioni e recapiti da contattare in caso di emergenza e di pericolo immediato, come i numeri 112 e 1522 per l’antiviolenza e lo stalking e a chi rivolgersi per avere supporto psicosociale, sostegno, orientamento legale dai servizi, specializzati in materia di violenza di genere.

Donne e lavoro

Laura Pedron ha analizzato la presenza della donna sul mercato del lavoro e presentato alcuni dati relativi al Trentino. Nel terzo trimestre del 2021 la percentuale delle donne occupate in provincia di Trento si è attestata al 63,7%, l’analogo indicatore maschile raggiunge il 77,6% cosicché il divario di genere risulta di 13,9 punti percentuali. In valore assoluto questo quadro corrisponde a 136.979 occupati maschi e a 110.341 occupate. Il tasso di disoccupazione femminile, che anche in questo caso risulta peggiore di quello maschile (al 3,0%), è del 5,0%.

Le persone in cerca di occupazione di genere femminile sono 5.777 e i disoccupati maschi 4.167. L’effetto rimbalzo in uscita dalla fase più acuta della pandemia, premia la componente femminile che, precedentemente, è stata peraltro la più colpita dalla crisi. Nel terzo trimestre del 2020 occupazione e disoccupazione hanno tenuto nettamente meglio per i maschi mentre le femmine hanno peggiorato la loro condizione sul mercato del lavoro rispetto ad entrambi questi indicatori. Da notare che il 40,2% delle donne che lavorano in Trentino fornisce la propria prestazione professionale con un orario ridotto: questa opzione lavorativa consente alle donne una migliore conciliazione dei tempi di lavoro e non lavoro, ma le penalizza sul versante retributivo, in prospettiva anche sul piano pensionistico e non di rado nella stessa crescita professionale e di carriera.

Tra gli occupati di genere maschile il part-time pesa il 6,7%. Con riferimento alla tipologia contrattuale emerge un ulteriore dato di debolezza: lavorano con un contratto a termine il 21,2% delle donne dipendenti (più di 1 su 5) a fronte del 16,2% dei maschi.

Il fenomeno della precarietà raggiunge la quota maggiore tra i giovani 15-34enni e ancora una volta le ragazze risultano le più penalizzate: sono a termine il 40,0% delle dipendenti di questa fascia d’età contro il 32,2% dei maschi. Infine una prospettiva sullo sviluppo delle carriere femminili: il Trentino ha 71 dirigenti donna, posizionandosi al 29° posto in Italia, ma c’è da dire che negli ultimi anni e con la pandemia il dato ha mostrato una significativa crescita. La Provincia, in coordinamento con con Agenzia del Lavoro e Trentino Sviluppo, ha attivato un programma di interventi per creare condizioni di stimolo e incentivazione che portino quanto più possibile le donne nel mercato del lavoro. Ad esempio con interventi legati alla formazione e alla conciliazione vita-lavoro, allo smart working e attraverso il piano di accompagnamento al lavoro e formazione (GOL).

Gasperetti, dopo avere illustrato le molteplici attività sull’educazione finanziaria, i bandi dedicati all’imprenditoria femminile e le ricerche di tipo qualitativo sullo stesso tema, ha annunciato che dall’8 marzo al 9 aprile Palazzo Roccabruna ospiterà la mostra fotografica “L’impresa di mettersi in proprio”, ideata dal Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile (CIF). Il progetto espositivo racconta esperienze professionali di successo, l’affermazione di una cultura imprenditoriale libera da stereotipi di genere, per incentivare, soprattutto tra le generazioni più giovani, la nascita di nuove imprese guidate da donne.

Al centro donne forti e determinate che hanno saputo gestire in prima persona la loro vita e decidere del loro futuro professionale; esempi di coraggio, che insegnano come affrontare le sfide, trovare le risorse, costruire le competenze al fine di creare e guidare la propria attività con passione e tenacia per raggiungere obiettivi ambiziosi. La mostra è completata, tra le altre, da una sezione che riporta informazioni utili a comprendere l’evoluzione dell’imprenditoria femminile in provincia di Trento e le articolazioni al suo interno, con riferimento ai diversi settori produttivi e all’incidenza di diverse componenti come quella giovanile e quella straniera. “Credo sia fondamentale fare rete e facilitare il lavoro di sintesi. Le nostre imprenditrici sono disponibili ad andare nelle scuole a portare la loro esperienza e far conoscere alle ragazze e ai ragazzi quali sono le opportunità presenti sul territorio”, ha detto Gasperetti.

Iniziative culturali

Ranieri ha ricordato che la Biblioteca provinciale possiede un ingente patrimonio librario e audiovisivo sulle pari opportunità e annunciato l’evento del prossimo 10 marzo alle 17.30: una performance teatrale su parità di genere e linguaggio con lettura di poesie di Emily Dickinson, accompagnata da un approfondimento di Lisa Marchi, ricercatrice dell’Università di Trento.

Per ricordare in modo particolare la condizione femminile legata al contesto della guerra in atto e gli forzi fatti nella direzione dell’accoglienza anche nel nostro territorio, in chiusura della conferenza è stata lanciata un’intervista ad una profuga ucraina. “Un simbolo della forza delle donne, fulcro della famiglia e delle comunità. Donne che stanno lasciando in Ucraina mariti e compagni per cercare di garantire un futuro migliore ai loro figli”, come ha ricordato l’assessore Segnana. Un pensiero di pace è stato infine espresso dall’assessore Bisesti, che ringraziando per l’impegno profuso, ha augurato a tutte le donne trentine un buon 8 marzo.


In breve

  • Al 31 dicembre 2021, le attività economiche guidate da donne, iscritte
    al Registro delle imprese della Camera di Commercio di Trento, erano
    9.438, pari al 18,4% delle 51.183 unità operanti in provincia. Nonostante la loro incidenza sul totale sia ancora inferiore al dato nazionale (22,1%) e a quello del Nord Est (20,5%), negli ultimi cinque anni le imprese femminili hanno evidenziato un dinamismo che trova riscontro in un tasso di crescita del 3,0% (a fronte della contrazione dello stock delle imprese provinciali dell’1,1%). Malgrado le incertezze, legate all’emergenza sanitaria, che hanno segnato il contesto economico locale, la consistenza del numero di imprese controllate da donne ha registrato un aumento anche rispetto al 2020 (+2,3%).



  • La Cisl dedica la Giornata internazionale della Donna alle donne ucraine. La Cisl Belluno Treviso dedica l’8 marzo alle donne ucraine e al dramma che stanno vivendo in questi giorni. Giornata della Donna 2022 all’insegna della solidarietà alle donne del Paese martoriato dalla guerra, presenti numerose nelle province di Treviso e Belluno, “donne – sottolinea la segretaria della Cisl territoriale Teresa Merotto – che in questi anni sono diventate una presenza importante nelle nostre case, nei nostri territori e che abbiamo imparato a conoscere perché ci hanno aiutato a prenderci cura e assistere i nostri familiari e gli anziani, dando vita a un welfare parallelo a quello ufficiale e a volte invisibile”. Secondo gli ultimi dati Istat, aggiornati al 31 dicembre 2020, in provincia di Belluno quella ucraina è la terza comunità per numero di presenze, dopo Romania e Marocco. Un cittadino straniero su dieci è ucraino. Sono infatti 1.374, l’11.2% della popolazione straniera totale i cittadini ucraini residenti in provincia di Belluno. Di questi, le donne rappresentano il 79,2% (1.088 presenze). Nella Marca trevigiana i residenti ucraini sono al settimo posto tra le nazionalità straniere presenti e rappresentano il 4% del totale degli stranieri presenti: sono 3.650, di cui 2.861 donne (78,4%).

  • Poste Italiane dedica una cartolina filatelica alla Festa della Donna che sarà in distribuzione fino all’8 marzo 2022 presso gli Uffici Postali con Sportello Filatelico della provincia di Trento. La grande attenzione che da sempre l’Azienda rivolge a tematiche come la parità di genere ha portato a registrare in provincia di Trento nei 95 uffici “rosa”, ovvero Uffici Postali con personale femminile al 100%.


  • In occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna, l’UNICEF Italia, con la campagna #8marzodellebambine, lancia l’iniziativa “No alla Violenza di genere: insegniamolo tra i banchi”. Per chiedere l’insegnamento della parità di genere. Attraverso una petizione, l’UNICEF Italia chiede al Ministero dell’Istruzione di consolidare la promozione della parità di genere e la prevenzione della violenza di genere nell’ambito dell’insegnamento dell’Educazione Civica nelle scuole, in sinergia con quanto previsto sia nel nuovo Piano Nazionale d’Azione per l’Infanzia e l’Adolescenza sia nel Piano nazionale sulla violenza maschile contro le donne, di cui anche l’UNICEF ha promosso l’adozione.  Testimonial della campagna quest’anno è un uomo, Gabriele Corsi, già ambasciatore dell’UNICEF Italia, per sottolineare che anche gli uomini vanno coinvolti nei percorsi sull’educazione alla parità di genere.

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