La comunità cinese d’Italia è cresciuta rapidamente in questi anni
NordEst – A tavola si festeggia con ravioli e riso a volontà ma anche con il pesce che richiama l’abbondanza. Secondo la tradizione infatti, mangiare pesce porta denaro e fortuna nell’anno successivo. Ma non mancano i festeggiamenti in piazza, ovviamente nel tipico stile che distingue la comunità cinese.
Secondo i dati ISTAT al 1 gennaio 2018 i cinesi residenti in Italia erano 290,681, cui si aggiungono 581 taiwanesi, pari allo 0,4% del totale della popolazione residente in Italia; quindi la comunità cinese è la quarta per numero di residenti, dietro a quella romena, albanese e marocchina. Nei numeri precedenti non sono però compresi i numerosi cinesi che vivono illegalmente in Italia o quelli che hanno acquisito la cittadinanza italiana.
Secondo uno studio condotto nel 2010 congiuntamente dal CESNUR e dall’Università di Torino su oltre 4.000 individui della comunità cinese di Torino, il 48% di essi sono donne e il 30% minori; il 90% viene dallo Zhejiang, specialmente da Wenzhou e dalle città satellite. Per quanto riguarda l’occupazione, il 70% lavora nella ristorazione e più del 20% nel commercio.
La maggioranza dei cinesi (59,3%) dichiara di non seguire alcuna religione, il 38,4% seguono la religione cinese, il 31,6% sono buddhisti (il 13,7% buddhisti puri, mentre il resto buddhisti in seno alla religione cinese), l’8% sono cristiani (di cui cattolici 3,6%, protestanti 3,3% e testimoni di Geova 1,1%) e i taoisti sono l’1,1%.[8] Secondo i dati raccolti dall’ISTAT relativi a tutti i cinesi residenti in Italia, il 44,4% sono buddhisti, il 5% cattolici, il 2,3% protestanti, l’1,1% testimoni di Geova e il 3,8% di altre religioni, mentre il 44,5% non sono religiosi.
Comunità cinesi per città
- Milano 29.001 – attorno a Via Paolo Sarpi (Chinatown di Milano)
- Prato 23.217
- Roma 19.429 – concentrata nel Quartiere Esquilino
- Torino 7.560
- Firenze 6.130
- Napoli 5.411
- Campi Bisenzio 5.270
- Bologna 3.759
- Venezia 3.351
Il Capodanno 2019
Si tratta della festa tradizionale più importante dell’anno in Cina ed è paragonabile alle festività natalizie dei paesi occidentali. Giorni in cui le famiglie cinesi si riuniscono per il loro “cenone”, fanno offerte per le divinità e per gli antenati, pregano Buddha e puliscono la casa dallo sporco dell’anno passato per fare posto alla felicità e alla buona sorte che arriveranno con il nuovo anno. La festa non ha una data fissa. Perché? Semplice, segue il calendario lunare tradizionale. Secondo l’astrologia cinese, ad ogni anno lunare corrisponde un segno zodiacale: il 2019 è l’anno del Maiale.
Il 2019 è inoltre un anno particolarmente fortunato perché succede una cosa che accade ogni 60 anno. È l’anno del maiale d’oro. I 12 segni dello zodiaco vanno moltiplicati per 5 perché ogni 12 anni si alterna anche uno degli elementi di cui è composta la natura per i cinesi: metallo, acqua, fuoco, legno, terra. Per indicare il metallo si usa il carattere jin che significa oro dunque porta denaro e ricchezza. Per i cinesi è di buon auspicio, soprattutto nell’anno dei dazi internazionali.