NordEst

Nubifragi in mezza Italia: un morto a Padova, feriti a Verbania

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(Adnkronos) – La vittima è Romeo Magdici, romeno di 30 anni. La famiglia abitava da qualche tempo a Padova. I tre erano a bordo di una Renault Laguna e viaggiavano su una strada del quartiere Arcella, via Avanzo, quando un albero buttato giù dal forte vento ha centrato in pieno la vettura.

Puntuale, come annunciato, è arrivato il maltempo che ha investito l’Italia settentrionale. Nubifragi si sono abbattuti su mezza Italia. A Padova un uomo è morto a causa di un albero che, per le forti piogge, ha centrato l’auto su cui stava viaggiando. Un violento nubifragio si è abbattuto anche su Verbania, in Piemonte, provocando il ferimento di due persone in un campeggio.

Il personale del 118 è intervenuto ieri dopo la segnalazione di alberi crollati su alcune roulotte. Due persone sono state soccorse in condizioni di media gravità, una è stata poi trasportata in ospedale a Novara. Altre due persone sono rimaste ferite ma in maniera lieve.

Temporali anche su altre regioni del Nord. In Liguria Beatrice si è scatenata causando a Imperia e Sanremo black out elettrici e incendi provocati dai fulmini. Investite dagli acquazzoni anche ampie zone del Centro. E sulla costa occidentale della Sardegna in mattinata il maestrale ha colto di sorpresa un gruppo di canoisti nel mare di Porto Alabe: si sono formate onde alte fino a 5 metri. Tre sono caduti in mare e sono stati salvati dalla guardia costiera di Bosa (Oristano), altri 18 partecipanti invece sono riusciti da soli a raggiungere la riva. 

La situazione meteorologica nelle prossime ore. ‘Forti temporali interesseranno fino a domani mattina le regioni adriatiche, poi l’alta pressione tornerà ad abbracciare tutta l’Italia’, questo il verdetto del direttore di 3bmeteo.com Sergio Brivio. A dire il vero la perturbazione non ha colpito tutti in modo deciso, molte province della Lombardia e della Liguria sono rimaste a secco o quasi.

‘Gli impulsi instabili estivi infatti non sono generalmente strutturati in modo omogeneo come le grandi perturbazioni atlantiche autunnali, che distribuiscono le piogge diffusamente, bensì originano fenomeni che per quanto violenti risultano irregolarmente distribuiti. Per tale motivo conoscere in anticipo l’esatto collocamento di un nubifragio risulta ad oggi ancora molto difficile. Un esempio? L’ultimo peggioramento a Genova città ha portato solo 1 mm di pioggia, mentre sui settori montuosi della provincia si sono raggiunti i 20mm.’

Da martedì tornerà il caldo, ma per poco: entro il weekend in arrivo la vera rottura estiva. ‘Ma si tratterà di una toccata e fuga e il caldo presto tornerà’ prosegue Brivio di 3bmeteo.com. ‘Già da martedì e sino a fine mese tornerà l’anticiclone africano; le temperature subiranno un nuovo aumento. Il picco del caldo previsto al Sud tra giovedì e venerdì, con punte di 36/38 gradi.

Ma il caldo questa volta durerà poco: secondo 3bmeteo, infatti, tra il 31 agosto e il 1 settembre si potrebbe concretizzare un cambiamento più incisivo, con l’ingresso di aria fresca direttamente dalla Scandinavia, che porterà temporali sparsi su gran parte dello Stivale e un calo delle temperature più sensibile e generalizzato: anche di 10 gradi’.

Ma poi l’estate riprenderà, seppure su canoni meno bollenti. L’esperto è convinto che ‘settembre indosserà ancora i panni estivi, ma non raggiungeremo il caldo eccezionale e prolungato che ha caratterizzato questo mese di agosto. Anzi il Centronord Italia vedrà qualche passaggio temporalesco in più, fanno sapere da 3bmeteo.com, ‘con termometri che oscilleranno dal caldo a temporanee fasi più fresche. Per il Sud invece si profilano altre ondate di calore, sebbene non della stessa intensità dei giorni scorsi".

Coldiretti benedice la pioggia ma lancia l’allarme grandine. "La pioggia è importante per dissetare i campi resi aridi dalla siccittà – sottolinea l’associazione – ma per essere utile deve cadere in modo costante e leggero mentre i forti temporali, soprattutto se accompagnati da grandine, aggravano i danni". 

"Se le precipitazioni sono intense i terreni secchi – spiega la Coldiretti – non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento con il pericolo di frane e smottamenti mentre la grandine provoca danni irreparabili alle colture in campo come le uve pronte per la vendemmia". 

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