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NordEst, profughi in marcia per protesta: c’è soluzione, 150 già ricollocati

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Prefettura Venezia ancora lavoro, redistribuiti in tutto Veneto

“No Cona” è lo slogan che accompagna il corteo

NordEst – La Prefettura di Venezia ha trovato la soluzione per redistribuire in altre strutture diverse dal Cpt di Cona i 240 migranti che da giorni stanno dando vita ad una marcia di protesta. Lo ha confermato il Prefetto Carlo Boffi.

Del gruppo che la notte di giovedì ha dormito nelle sale parrocchiali di Mira (Venezia), 151 sono già partiti con pullman, scortati dalle forze dell’ordine, per altre destinazioni, sparse sul territorio regionale.

Per gli altri 90 la Prefettura sta continuando a lavorare, sempre nell’ottica di un’accoglienza diffusa. Il gruppo più numeroso sarà accolto in provincia di Venezia; una decina di richiedenti asilo saranno ospitati in strutture delle Diocesi.

La marcia verso Venezia

Il gruppo ha passato la notte di mercoledì nella chiesa di Codevigo (Padova), aperta per l’occasione dal parroco, e ha poi ripreso la ‘marcia’, scortato dalle forze dell’ordine, con l’intenzione pare di arrivare a Mira (Venezia). L’obiettivo sarebbe quello di arrivare come meta finale a Venezia. Dopo aver lasciato Codevigo si sono spostati, lungo l’argine del Brenta, fino a Rosada e poi stanno proseguendo lentamente sempre lungo l’argine. Un percorso secondario che di fatto non crea problemi alla viabilità.

In testa del corteo alcune bandiere dell’Usb e dietro file di uomini: alcuni avvolti in coperte, altri con sacchi o trolley in testa, altri ancora con a mano delle valigie. Il tutto senza problemi di ordine pubblico.

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