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Anno d’oro per il vino, la vendemmia 2015 sarà quella della ripresa

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Dopo l’annata del 2014, decisamente scarsa , quest’anno promette bene, grazie al favorevole andamento climatico

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NordEst – “Il 2015, con un quasi più 13% circa stimato di uve prodotte, in media, sul territorio nazionale, dovrebbe consentirci di recuperare il calo produttivo della scorsa annata, molto penalizzante in termini quantitativi, anche se rimaniamo comunque al di sotto della produzione di due anni fa”. E’ questo il commento di Confagricoltura sui primi dati previsionali elaborati dal proprio Centro studi, sulla base della consueta rilevazione condotta su diverse centinaia di aziende, tra le più prestigiose del panorama vitivinicolo nazionale.

Dopo l’annata del 2014, decisamente scarsa in volume, quest’anno si annuncia bene, grazie al favorevole andamento climatico: inverno freddo, primavera piovosa ed estate calda e asciutta. Certamente, avverte Confagricoltura, molte variabili sono aperte, a partire dall’evoluzione meteo delle prossime settimane. L’aumento medio produttivo atteso, a parere di Confagricoltura, dovrebbe consentire di attestarsi a 7 milioni di tonnellate di uve raccolte.

”Le nostre proiezioni -osserva Andrea Faccio, presidente della Federazione vino di Confagricoltura – sono frutto di una rilevazione differenziata sul territorio. In alcune zone l’incremento delle rese è decisamente superiore, in altre, a causa di calamità naturali impreviste, si è perfino registrato un calo delle quantità raccolte. Certo è che la qualità si prevede ottima”.

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