NordEst

No ai ritrovi omosessuali sul greto del Piave

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"Estate sicura" questo il nome della crociata varata dal primo cittadino Riccardo Missiato, ex democristiano e oggi a capo di una lista civica trasversale. Sotto l’attenzione dell’amministrazione comunale sono finiti lucciole, trans e ritrovi gay, ampiamente pubblicizzati in internet.
L’amministrazione ha così disposto un servizio di sicurezza, nel quale saranno coinvolte tutte le forze dell’ordine fino al 22 settembre prossimo. La zona che verrà pattugliata, soprattutto nelle ore notturne, è quella nei pressi del viadotto dell’A27, vicino al monumento in onore dei Caduti a Spresiano. 
Missiato spiega così il provvedimento: "Sono malati, ma non indico una cura fisica o psicologica. Semplicemente non possono andare sul Piave e occupare uno spazio che è di tutti, dobbiamo rispettare la gente che vive nel suo territorio: ricevo segnalazioni anche dalla gente che lavora nei campi." e prosegue "Questa non è la prostituzione femminile, questa è maschile e non può passare inosservata. Il Piave ha anche un valore simbolico, c’é un monumento degli artiglieri circondato da preservativi, guanti, salviette.Transenneremo la zona, contestando divieti di sosta e atti osceni – conclude il sindaco di Spresiano – la situazione è diventata intollerabile".
 
Anche l’assessore alla Sicurezza Giancarlo De Nardi appoggia l’iniziativa: "La riva del Piave, infatti, è piena di tutto quel che occorre durante un rapporto sessuale che, il più delle volte, viene ritrovato da ragazzini che al mattino seguente vanno a giocare in quei posti. "Qualche ragazzino si è trovato circondato in pieno giorno da due o tre uomini che hanno eloquentemente manifestato le loro intenzioni. Vogliamo mettere fine a questo scempio. La gente protesta", 
 
Immediata la replica dell’Arcigay del Veneto, nelle parole del presidente Alessandro Zan "Parole gravi, in altri paesi il sindaco sarebbe finito già in galera. Con queste affermazioni si attesta una doppia responsabilità: quella di seminare odio verso un gruppo di persone solo per il loro orientamento sessuale, e di sollecitare i gruppi estremisti e i malintenzionati violenti ad agire contro le persone "malate" omosessuali. È inaccettabile – conclude – che chi riveste posizioni pubbliche come quella di sindaco, il quale dovrebbe rappresentare tutti i cittadini compresi quelli omosessuali, se ne esca con dichiarazioni razziste e diffamatorie in modo gratuito. Dire che una persona omosessuale è malata è come dire che una persona è malata perché ha i capelli biondi o perché ha gli occhi azzurri o la pelle scura sulla base delle condizioni personali."
 
Nonostante tutto le ronde partiranno, Missiato è fermamente convinto del valore dell’iniziativa: "Non voglio giudicare nessuno, ma sono contro il malcostume. Può essere che qualcuno si offenda, allora io rispondo che rispetto tutti. Ma devo anche far rispettare la legge, per cui chi va fuori dalle regole e dal buon senso dev’essere allontanato"
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