Ricorre il prossimo 23 gennaio il 225° anniversario della nascita del primierotto di origini, Luigi Negrelli. Come ricorda il docente universitario Andrea Leonardi, l’ingegnere individuava nelle sue opere ingegneristiche anche un mezzo attraverso cui gli uomini del suo tempo potevano essere in grado di promuovere il superamento delle barriere frapposte tra i popoli da diverse impostazioni culturali, economiche e politiche
NordEst – «Il Mar Rosso divide la Penisola Araba dall’Africa: all’ingresso Sud, c’è lo Stretto Bab el-Mandeb, all’ingresso Nord il Canale di Suez e il Mediterraneo. Per queste acque, passano circa 19 mila navi all’anno: il 30% del traffico container globale e il 12% di tutto il petrolio trasportato nel mondo. Soprattutto, la rotta è importantissima per l’Europa in quanto la sua navigabilità è essenziale per il funzionamento delle catene di approvvigionamento delle aziende. Inoltre, ora che le forniture russe sono bloccate, una grande quantità di benzina e gasolio, raffinato nella Penisola Araba e in India, passa per questi mari – così scriveva il giornalista Danilo Taino in un articolo pubblicato dal Corriere della Sera lo scorso 19 dicembre e precisava – Gli attacchi, una decina finora, portati dai ribelli Houthi alle navi che attraversano lo Stretto Bab el-Mandeb, tra Yemen e Gibuti, hanno iniziato a creare un certo caos nei trasporti marittimi su una delle rotte più trafficate al mondo, quella tra l’Asia e l’Europa. Il rischio che la situazione finisca fuori controllo ha spinto gli Stati Uniti a organizzare con urgenza una forza navale multinazionale, l’“Operation Prosperity Guardian”, per proteggere la libertà di navigazione, uno dei punti centrali dell’attività estera di Washington da decenni. Se la situazione dovesse peggiorare, come hanno promesso gli Houthi, la via del Capo di Buona Speranza aggiungerebbe due-tre settimane al tempo di navigazione delle merci tra Asia ed Europa, su un viaggio che in media oggi avviene fra i 30 e i 40 giorni. Significa che i costi di trasporto aumenterebbero significativamente e ricadrebbero sia sull’energia che sui beni di consumo. Inoltre, i ritardi causati da un rallentamento o da un blocco del Mar Rosso potrebbero creare distorsioni all’intera logistica del trasporto marittimo, non diversamente da come avvenne, per altre ragioni, durante la pandemia. Prima il Covid, poi la Russia, ora il Medio Oriente: gli scambi internazionali hanno mostrato di essere resistenti ma le guerre e le bombe possono mettere la navigazione a dura prova».
Biografia di Luigi Negrelli scritta da Andrea Leonardi
Per fare ciò mi avvalgo di una interessante ed esaustiva biografia su Luigi Negrelli scritta dal docente universitario Andrea Leonardi e pubblicata sul sito web della Fondazione Luigi Negrelli di Trento. «Luigi Negrelli, nonostante sussistano delle divergenze sul giorno esatto della sua nascita, stando ad un suo curriculum autografo, venne alla luce il 23 gennaio 1799 a Primiero, tra le Dolomiti trentine, nell’area italiana del Tirolo. Primo maschio dopo cinque femmine e seguito da altri 4 fratelli e una sorella. Una delle sue sorelle maggiori, Giuseppina, nel 1809 avrebbe rivestito un ruolo attivo nell’armata hoferiana che in Primiero si oppose all’occupazione francese. Luigi era in effetti cresciuto in un ambiente familiare profondamente religioso e rigorosamente filoasburgico. Le scelte della sorella Giuseppina, infatti, erano dovute al fatto che sia il padre, il commerciante di legname Angelo Michele, che la madre Elisabeth Würrtemberg, avevano cresciuto i propri figli in un clima oltre che di stretta osservanza cattolica, anche di assoluta fedeltà alla casa d’Austria. Del resto il tenace attaccamento tanto alla Heimat tirolese e a Primiero nello specifico, quanto alla Vaterland austriaca è ripetutamente testimoniato da Negrelli in diversi passaggi della sua nutrita corrispondenza, specialmente negli anni di permanenza lavorativa nella Confederazione Elvetica.
[ Preliminary plans for the Suez Canal project prepared by engineer Luigi Negrelli ]L’impegno pluriennale di progettista sembrava dunque coronato da pieno successo. I due anni successivi tuttavia – gli ultimi nella breve vita dell’ingegnere di Primiero – non furono esenti da burrasche, posto che da parte inglese si stava palesemente osteggiando la realizzazione del canale. Particolarmente virulenti risultarono gli attacchi che al progetto di Luigi Negrelli rivolse Robert Stephenson e in sede politica Lord Palmerston. Le obiezioni che venivano mosse al suo progetto non risultavano per altro animate da ragioni tecniche – il pericolo di insabbiamento del canale, che secondo Negrelli, dato l’andamento delle maree sarebbe risultato insussistente – quanto piuttosto da motivazioni politico-finanziarie, posto che in Inghilterra si era poco propensi a dare spazio e mezzi all’iniziativa. Così i ritardi organizzativi che si accumularono negli ultimi mesi di vita dell’ingegnere di Primiero, ormai minato nella salute, non consentirono che egli potesse vedere avviati i lavori dell’opera più imponente che avesse mai progettato.
Luigi Negrelli scomparve infatti prematuramente a Vienna il 1° ottobre 1858. Due mesi dopo la sua morte venne fondata la “Compagnia universale del Canale di Suez”, pilotata dal diplomatico francese Ferdinand de Lesseps, che negli anni precedenti aveva in più occasioni avuto modo di confrontarsi con Negrelli e valutare il suo progetto di taglio dell’istmo di Suez senza bisogno di chiuse. Proprio Lesseps, che da fine diplomatico era stato in grado di smussare le divergenze tra le diverse cancellerie europee e medio-orientali e a far convergere sul progetto ideato da Negrelli i finanziamenti necessari alla realizzazione dell’opera, nel 1859 diede l’avvio ai lavori di scavo del canale, completato nel 1869. Il progetto più prestigioso di Negrelli venne dunque realizzato da Lesseps, nei cui confronti molta letteratura fece confluire anche i meriti circa gli aspetti tecnici dell’impresa, meriti che vanno invece attribuiti integralmente all’ingegnere di Primiero.
Premio internazionale Luigi Negrelli (edizioni: 1996 – 2001 – 2008 – 2019)
Per ricordare degnamente la figura e le opere di uno dei suoi più illustri concittadini, la Comunità di Primiero, con la collaborazione di enti pubblici e privati, ha organizzato in più occasioni eventi culturali quali mostre, convegni, tavole rotonde. Diversi sono stati, fra l’altro, gli studiosi e storici anche stranieri, che hanno rivisitato e valutato, con prospettive nuove, l’attività espletata dall’ingegnere trentino, riconoscendone finalmente in modo inequivocabile la “paternità” della progettazione del Canale di Suez. È stato dedicato a Luigi Negrelli anche un prestigioso premio internazionale, di cui finora si sono svolte quattro edizioni.
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