Il medico, di guardia a Tonadico, si rifiutò di andare da un paziente che aveva la polmonite. La vicenda riguarda una dottoressa di 58 anni e risale al 2007. La documentazione arriva sul tavolo del sostituto procuratore Alessandra Liverani – dopo la denuncia del paziente – che il 7 novembre del 2008 firma la richiesta di rinvio a giudizio per Ines Tomas.
Il paziente continuava a peggiorare, la febbre saliva ma il medico di guardia, ripetutamente contattato dalla moglie, s’era rifiutato di effettuare una visita a domicilio, non ritenendola necessaria. L’uomo di 37 anni con la febbre a 40 chiamò 4 volte la guardia medica per una visita a casa che però non venne effettuata. Al paziente venne diagnosticata successivamente una broncopolmonite grave e fu ricoverato in ospedale. Ricovero che, dopo le prime visite a Feltre, viene compiuto d’urgenza: l’uomo ha una polmonite con versamento pleurico. In ospedale ci rimane per ben 23 giorni e quando esce di reca dai carabinieri di Transacqua e querela la dottoressa.
Una condanna pesantissima per la professionista, a cui vengono contestati i reati di rifiuto d’atti d’ufficio e lesioni personali colpose e alla quale sono stati comminati 8 mesi di reclusione – pena sospesa e non menzione – oltre all’interdizione dalla professione per lo stesso periodo. La dottoressa, inoltre, dovrà pagare subito mille euro di provvisionale nell’attesa che il risarcimento alla parte civile, rappresentata dall’avvocato Luca Pontalti, venga quantificato in separata sede.