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Napolitano, no a impeachment: Comitato boccia richiesta del M5S

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Con 28 voti favorevoli e 8 contrari archiviate le accuse: politica in fermento sulla legge elettorale

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Roma – (Adnkronos) – Forza Italia lascia l’aula in segno di protesta per “l’accelerazione dei lavori”. I 5 Stelle: ”Non finisce qui”. Monti dopo le rivelazioni contenute nel libro di Friedman: ”Mai divulgato i contenuti dei colloqui con il capo dello Stato”. Toti: ”Presidente dia spiegazioni”.Letta: ”Vergognoso tentativo di mistificazione della realtà”.

Con 28 voti favorevoli e 8 contrari, il Comitato parlamentare per i procedimenti d’accusa ha archiviato, per manifesta infondatezza, la richiesta di impeachment del M5S contro il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Al voto non hanno preso parte i due presidenti, Ignazio La Russa e Dario Stefano. Contrari all’archiviazione per manifesta infondatezza – proposta dal Pd – i 5 Stelle, mentre tutti gli altri hanno votato a favore dello stop alla procedura di impeachment.

Forza Italia, come annunciato durante la dichiarazione di voto, ha lasciato l’aula in segno di protesta per “l’accelerazione dei lavori” del Comitato, al quale gli azzurri avevano chiesto un ulteriore approfondimento a seguito delle rivelazioni contenute nel libro di Alan Friedman.

A chiedere l’archiviazione della richiesta di impeachment è stato il Pd, attraverso la deputata Anna Rossomando. Durante la dichiarazione di voto, i dem hanno accusato i 5 Stelle “per la strumentalità” della richiesta. ”Tanto più che si è tentato di sfruttare un organo di garanzia posto a tutela del sistema democratico”. E lo si è fatto, secondo Rossomando, “per fare campagna elettorale con mezzi maldestri”.

Dopo l’archiviazione, deputati e senatori del M5S annunciano battaglia: ”Hanno vinto i patti e i ricatti dopo una notte di incontri al Quirinale. Ma non finisce qui. Raccoglieremo le firme in Parlamento per chiedere che il caso Napolitano venga portato in Aula in seduta congiunta”.

Dopo le ultime rivelazioni, continuano, ”appare più che evidente che le denunce del MoVimento, tradotte nella richiesta di messa in stato d’accusa, sono tutt’altro che prive di fondamento. Insomma ‘Re Giorgio’ è nudo”.

Al termine della deliberazione del Comitato, il presidente dell’organo parlamentare, Ignazio La Russa, spiega: “Trasmetterò il risultato delle deliberazioni del Comitato ai presidenti di Senato e Camera e, nei prossimi dieci giorni, come prevede il regolamento, prima che diventi definitiva l’archiviazione, i parlamentari avranno la possibilità di ‘impugnare’ la decisione, presentando una richiesta formale sostenuta dal 25% di senatori e deputati”.

Il ‘non luogo a procedere’ esclude l’ipotesi di un’audizione del capo dello Stato. “Avremmo esaminato la richiesta di convocare il presidente Napolitano, se non fosse intervenuto il voto sull’archiviazione. Di conseguenza non abbiamo dovuto sobbarcarci il compito di un esame sulla liceità di questa richiesta, proprio perché – conclude La Russa – è intervenuta l’archiviazione che di fatto impedisce l’apertura di ulteriori indagini”.

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