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Maltempo, situazione resta critica in Alto Adige. Escursionista padovano muore nel Bellunese, molti incidenti per il ghiaccio

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Chiusura val Senales e passo Resia per pericolo valanghe

Bolzano – La situazione valanghe resta critica in Alto Adige, soprattutto in val Venosta. Nelle scorse ore ha ripreso a nevicare, soprattutto nel nord della provincia. Le corsie, anche dell’autostrada del Brennero tra Bressanone e il valico, sono parzialmente innevate. Lungo la cresta di confine, dove il pericolo valanghe attualmente è forte (grado 4 di 50) sono attesi altri 30-40 centimetri di neve.

La strada statale per passo Resia è chiusa a San Valentino per pericolo valanghe, mentre da Silandro in direzione confine di stato c’è obbligo di catene per mezzi pesanti. Da Ciardes in poi il traffico è rallentamento per veicoli rimasti bloccati.

Resta, per il momento, bloccata la val Senales, dove sono bloccati centinaia di turisti. Sono chiuse anche alcune strade provinciali in val Venosta e val Pusteria.

  • In breve

Padovano scivola sul ghiaccio in val Schievenin: precipita e muore – Matteo Marcolin, 36 anni, di Piove di Sacco, stava compiendo un’escursione con un amico, l’incidente nelle vicinanze di Forcella Bassa. E’ morto scivolando su una lastra di ghiaccio mentre percorreva un sentiero sopra la Valle di Schievenin ( Belluno). E’ caduto per alcuni metri ed è morta. Secondo la ricostruzione del Soccorso alpino, durante l’attraversamento con un amico di un tratto orizzontale ghiacciato del sentiero è rovinata a terra, ruzzolando nel bosco, ha superato un salto di roccia ed è piombata nella mulattiera sottostante. A lanciare l’all’arme  è stato l’amico, col telefonino.  Nonostante fosse in stato confusionale i soccorritori sono riusciti a capire il punto dove era avvenuto l’incidente, in prossimità di Forcella Bassa, tra la Valle di Schievenin e la Valle di Seren del Grappa, versante a nord.

Un 56enne di Mestre è stato travolto da una valanga nelle Dolomiti che si è staccata nella Val de Chedul, tra Selva di Val Gardena e Corvara in Badia, a quota 2.400 metri circa –  L’uomo è riuscito a mettersi in salvo da solo. La slavina ha sfiorato anche i suoi compagni d’escursione, una piccola comitiva di turisti, che passeggiava con le ciaspole.

Bloccati su un pendio ghiacciato sopra a salti di roccia: salvati nella notte – Si è concluso intorno a mezzanotte di domenica 21 gennaio, l’intervento di due squadre di tecnici del soccorso alpino del Cnsas di Forni di Sopra per salvare due giovani escursionisti friulani. Sono state ore di tensione e di attesa per chi attendeva a valle comunicazioni dai soccorritori: la zona, infatti, è impervia e pericolosa. I due friulani erano bloccati in posizione sfavorevole ed esposta su un pendio ghiacciato che termina su salti di roccia.

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