NordEst

Maltempo, Indaga la Procura

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Aperta un’inchiesta – La Procura della Repubblica della città berica indaga sull’alluvione di Vicenza. Da mercoledì, ha aperto un fascicolo d’inchiesta per disastro colposo in relazione all’esondazione del fiume che attraversa la città del Palladio, avvenuta la mattina del primo novembre scorso.

Case distrutte, negozi e attività commerciali messe in ginocchio. Nessuna vittima, ma danni – ha stimato il Comune – per oltre 160 milioni di euro.

Viene ipotizzato il disastro colposo. Il procuratore ha fatto acquisire i documenti sull’allerta ma per il momento non ci sono indagati.

La raccolta fondi –  “Come conseguenza della mia iniziativa del 2 novembre scorso, che ha coinvolto i massimi gestori nazionali della telefonia mobile, è attivo il numero di sms solidale 45501 per la raccolta di donazioni da destinare agli alluvionati del Veneto. Tutto quanto sarà introitato per questo tramite confluirà nel fondo gestito dal commissariato per l’alluvione da me diretto”.

 
Lo sottolinea il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, in merito all’attivazione del numero di sms 45501 attraverso il quale i clienti Telecom/Tim, Vodafone, Wind e “3” possono versare 2 euro per contribuire alla raccolta di fondi per i danni provocati dall’alluvione.
 
“A tutti coloro che vorranno inviare un sms – tiene a sottolineare Zaia – garantisco fin d’ora che il loro contributo sarà gestito con oculatezza e totale trasparenza, dando puntuale informazione sulle modalità d’utilizzo”.
 
“Ringrazio – aggiunge Zaia – tutte le testate dell’informazione nazionale e locale, televisiva, radiofonica, della carta stampata e del web che hanno inteso e intenderanno sostenere questa iniziativa, dando la più ampia informazione e diffusione del numero e delle finalità a cui è dedicato”.
 
“Sarà un segnale di fraternità che apprezzeremo – conclude il presidente del Veneto – certi come siamo che, quando in una casa c’è un problema così grave, ci si debba aspettare l’aiuto delle istituzioni, ma anche quello del vicino”.
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