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Coldiretti: “L’arrivo del caldo salva vendemmia”

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Dalla vendemmia in Italia dipendono opportunità di lavoro ad 1 milione e 250mila persone

uva

Venezia – ​L’arrivo di almeno un paio di settimane di “vera” estate con il sole e l’aumento delle temperature salva la vendemmia che inizierà in Italia nei prossimi giorni, dopo un mese di luglio che con il 74% di precipitazioni in piu’ e circa mezzo grado di temperatura in meno rispetto alla media 1971-2000, aveva alimentato grandi incertezze.

E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che dalla vendemmia in Italia dipendono opportunità di lavoro ad un milione e duecentocinquantamila persone tra quanti sono impegnati direttamente in vigne, cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse, di servizio e nell’indotto per un totale di ben 18 settori coinvolti. Le previsioni meteorologiche – sottolinea la Coldiretti – fanno sperare dopo che le continue piogge che nel nord sono risultate pari anche al triplo delle media, hanno messo a dura prova il lavoro dei viticoltori impegnati a mantenere le uve sane mentre a macchia di leopardo in zone ben localizzate si sono verificate anche grandinate che hanno distrutto i raccolti.

Il distacco del primo grappolo di uva del 2014 è previsto – sottolinea la Coldiretti – nell’Oltrepo’ Pavese o in Franciacorta (Brescia) dove si raccolgono le uve bianche destinate alla produzioni di spumanti che tradizionalmente sanciscono l’avvio delle vendemmia in Italia. E se il livello produttivo dipenderà dai prossimi giorni si stima che – precisa la Coldiretti – la produzione nazionale per il 30 per cento sarà destinata a vini da tavola, per il 30 per cento a vini Igt e per il 40 per cento a Doc e Docg”. ll fatturato del vino e degli spumanti in Italia – conclude la Coldiretti – è cresciuto del 3 per cento ha raggiunto nel 2013 il valore record di 9,3 miliardi per effetto soprattutto delle esportazioni che per la prima volta hanno superato i 5 miliardi (+7 per cento) alle quali si è aggiunto un leggero incremento delle vendite sul mercato nazionale che sono risultate pari a 4,2 miliardi (+1,5 per cento).

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