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L’ultima tragica salita e in rete le foto senza tempo

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Emozioni e scatti condivisi con molti amici che lo ricordano con affetto. Ecco le sue ultime foto tra le sue cime preferite, con ‘Benko’, suo inseparabile compagno di avventure

di Liliana Cerqueni

Primiero Vanoi (Trento) – La montagna lo ha sorretto nei momenti difficili della sua vita, appassionato, coinvolto, e la montagna lo ha reclamato. Giuseppe Kinspergher (Bepi, per tutti) se n’è andato proprio su quelle cime che conosceva palmo a palmo e non si stancava mai di esplorare, ammirare, affrontare con l’entusiasmo tipico del vero estimatore, quello che non solo non le teme ma le ama visceralmente.

E l’ambiente della montagna era anche il soggetto preferito delle sue riprese fotografiche di grande effetto. L’obiettivo arrivava perfino negli angoli, negli anfratti e negli scorci più difficili per catturare con competenza momenti da ricordare, panorami mozzafiato, splendide fioriture, animali selvatici e soprattutto rocce, spuntoni, pareti e campanili.

Anche il cane Benko, il fedele pastore tedesco che lo accompagnava nelle escursioni, compare spesso nei suoi click, anche nell’ultimo, postato su fb mentre l’inseparabile animale è rivolto verso il Cor, quello strano vuoto a forma di cuore su una superficie rocciosa. Se ne va un solitario viaggiatore dei monti che nutriva un profondo interesse per l’arte e la cultura alpina, e lo dimostrano i numerosi libri sull’argomento, di cui amava circondarsi e di cui andava fiero.

Amava la sua gente e lascia di sé l’immagine di una persona mite e disponibile che ha terminato i suoi giorni con negli occhi le sue rocce che disegnano cuori.

“Una cima raggiunta è il bordo di confine tra il finito e l’immenso.” ha scritto Erri De Luca e l’immenso ha teso la mano a Giuseppe

Emozioni e ricordi negli ultimi scatti

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