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Padova, l’organo Merlini protagonista del secondo appuntamento con la rassegna musicale

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Secondo appuntamento della rassegna per organo solo, venerdì 11 Ottobre 2013, ore 21.00 a Piove di Sacco

walter d'arcangelo

Piove di Sacco (Padova) – Secondo appuntamento, venerdì 11 Ottobre 2013 alle 21.00, nella Chiesa di San Rocco (via San Rocco) a Piove di Sacco, per la Rassegna “Concerti d’organo”, giunta quest’anno alla decima edizione, con la direzione artistica di Leonardo Polato, si avvale del sostegno della Parrocchia del Duomo di Piove di Sacco e della Banca di Credito Cooperativo di Piove di Sacco, e dell’aiuto degli “Amici del Gradenigo”, associazione no-profit che da anni si dedica alla valorizzazione dei beni culturali della città.

La rassegna è un appuntamento ormai consolidato per la città di Piove di Sacco, si tiene in una delle più belle e antiche chiese, cui tutta la città è molto legata, e vede protagonista lo Storico organo Merlini del 1776.
Concerto interamente dedicato all’organo suonato da Walter D’Arcangelo, diplomato brillantemente presso il Conservatorio “Luisa D’Annunzio” di Pescara in Organo e Composizione Organistica e Clavicembalo, è organista presso la Cattedrale di San Giustino in Chieti, è Direttore Artistico del “Maggio Organistico Teatino, del “Festival Organistico Internazionale di Gamberale ” e di “Itinerari Organistici Abruzzesi”, rassegna concertistica che coinvolge tutti gli strumenti storici della Provincia di Chieti.

D’Arcangelo proporrà musiche di G. Frescobaldi, T. Merula, B. Pasquini, I. Sperger, P. e G. Morandi, B. Galuppi, G. Sarti.
Apre il concerto la Toccata VII in re minore dal II libro di toccate di Girolamo Frescobaldi (1583-1643) e si passa poi a T. Merula (1595-1665) con la Canzon in do maggiore.

Si prosegue con le Variazioni sopra l’aria della “Follia d’Espagna” di B. Pasquini (1657-1710) e tre sonate per organo (Adagio in SIb maggiore-Andantino con brio in do maggiore-Allegro in do maggiore) di I. Sperger (1734-1808).
Una parentesi sacra con l’Andantino per l’elevazione di Anonimo di Netro del XVII sec. Per tornare al profano con l’Ouverture ad uso di concerto di P. Morandi (1745-1813).

Baldassarre Galuppi (1706-1785), più conosciuto per la produzione operistica ci stupirà con la Sonata in re minore (Andante,allegro,adagio,allegro).

Ancora un autore anonimo del XVIII sec. con Due arie in DO Maggiore, che portano ad una chiusura di concerto con il Rondò in fa maggiore di G. Morandi (1777-1856) e la Sinfonia per organo in do maggiore (Allegro,andantino amoroso,allegro) di G. Sarti (1729-1802).

La rassegna si conclude venerdì 18 Ottobre, ore 21.00, con la voce del soprano Roberta Bortolozzo e l’organista Giovanni Feltrin in un repertorio che spazia dal medioevo al barocco con musiche di Andrea e Giovanni Gabrieli, A. Grandi, C. Filago, H. von Bingen, J. Pachelbel, M.A. Charpentier, J.K.F. Fischer, A. Campra.

Tutti i concerti avranno inizio alle 21.00, e sono tutti ad ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento dei posti.

Per ogni informazione si può contattare il numero 347 6936584.
E’ gradita la prenotazione al numero 338-1199983 o via e-mail all’indirizzo: amicigradenigo@libero.it

L’organo, di scuola veneta, è del 1776 ed è stato restaurato recentemente dalla ditta Zanin di Camino al Tagliamento (UD) su interessamento del Prof. Paolo Tieto, storico locale. Lo strumento, da tempo in cattivo stato, fu ritenuto essere, dapprima, opera di Gaetano Callido, già costruttore dell’antico organo del Duomo locale. Durante il restauro, venne individuata una scritta all’interno della cassa che ne certificò la paternità a Francesco Merlini, sacerdote, figurante tra il clero della chiesa di S. Basso a Venezia, di cui conosciamo la data di morte, 1818.

Di lui restano alcuni organi a Venezia (S. Samuele, S. Antonino, S. Tomà, Salute più altri da lui restaurati o rimaneggiati o in stato d’abbandono), un organo nella chiesa di S. Anna a Capodistria, uno nella parrocchiale di Goina di Zoldo (Belluno) e a Dignano (Pordenone). Altri suoi strumenti o restauri, andati dispersi, sono documentati, oltre che a Venezia, a Mestre, Chioggia, Conegliano, Mel (Belluno).

L’organo di Piove di Sacco sarebbe quindi il suo unico strumento situato nel padovano. Il Prof. Tieto avanza l’ipotesi che lo strumento potrebbe essere stato spostato da una chiesa di Venezia, in quanto la cassa in cui è situato è di epoca precedente all’organo stesso.

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