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“l’italia nella guerra mondiale e i suoi fucilati”: il convegno

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Appuntamento il  4 e 5 maggio al Mart di Rovereto

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Trento –  Il 4 e 5 maggio si terrà a Rovereto l’incontro di discussione “L’Italia nella guerra mondiale e i suoi fucilati: quello che (non) sappiamo”. L’iniziativa è promossa dal Museo Storico Italiano della Guerra, in collaborazione con il Centro Interuniversitario di Studi e Ricerche Storico-militari, l’Accademia Roveretana degli Agiati, la Fondazione Museo storico del Trentino, con il patrocinio della SISSCO – Società italiana per lo Studio della Storia Contemporanea e il sostegno della Provincia autonoma di Trento.

Nell’anno del centenario della Prima guerra mondiale l’opinione pubblica italiana ha iniziato ad interessarsi al tema a lungo sottaciuto delle fucilazioni di soldati, avvenute sia al termine di procedimenti giudiziari che per fucilazioni sommarie. Furono circa 4000 le sentenze di morte emesse dai tribunali militari per diserzione o altri reati gravi di cui 750 effettivamente eseguite. Furono invece circa 300 le fucilazioni sommarie (ovvero in prima linea) e un numero ancora imprecisato quelle per decimazione (cioè selezionando un gruppo di militari, a sorte, ritenuto corresponsabile di qualche reato di cui non si era individuato il responsabile). In tutti i paesi in guerra il sistema della giustizia militare prevedeva per diversi reati il ricorso anche al mezzo estremo della fucilazione. In Italia quel ricorso fu più consistente che altrove.
L’incontro di Rovereto intende sottolineare la necessità di studiare la storia di questo tema, sinora affrontato da pochi studiosi. Oltre a ripercorrere quanto già si conosce, si evidenzierà quanto ancora non sappiamo – ed è molto – di quelle vicende, del comportamento in guerra dei reparti coinvolti, dei pensieri e delle azioni di quei combattenti, del perché alcuni italiani furono fucilati da altri italiani.
La sede del convegno sarà la Sala conferenze del Mart – Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, museo che già ospita la mostra “La guerra che verrà non è la prima. 1914 – 2014”.

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