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Le Dolomiti approdano su ‘Google Street View’ (FOTO)

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Nel 2009 le Dolomiti sono state iscritte dall’UNESCO tra i Patrimoni naturali dell’Umanità

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Nordest – L’UNESCO si è dunque arricchito dei nove gruppi dolomitici per un’estensione totale di 142 mila ettari, tra loro separati da vallate e fiumi, caratterizzati da paesaggi montani unici al mondo e di eccezionale bellezza. Da oggi, i suggestivi paesaggi naturali delle Dolomiti possono essere ammirati online in tutto al mondo attraverso Street View di Google Maps.

La Fondazione Dolomiti UNESCO è il primo ente italiano ad aderire al Trekker Loan Program, il programma di Google che dà la possibilità ad enti turistici, associazioni non profit, università, organizzazioni di ricerca o altre terze parti di prendere in prestito il Trekker, lo zaino tecnologico usato per le mappature a piedi di Street View. Dotato di 15 fotocamere in grado di scattare immagini ad alta risoluzione, il trekker è stato utilizzato per mappare i sentieri e le vette di questo paradiso naturale. In questo modo tutti gli amanti dell’alta quota potranno scoprire decine di percorsi, dalle Dolomiti di Brenta ad ovest fino alle Dolomiti Friulane ad est, comodamente seduti.

Esplorare i Monti Pallidi su Street View sarà come fare un viaggio nella storia e nello spazio. Queste vette, infatti, sono una vera e propria macchina del tempo: si possono fare balzi nel passato della storia del pianeta Terra, incontrando un’ampia varietà di soggetti geologici davvero unica al mondo.

I nove Sistemi Dolomiti UNESCO, distribuiti in 5 diverse Province (Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento, Udine), sono collegati fra loro da relazioni profonde e compongono nella loro totalità un insieme armonico. Il loro valore estetico e paesaggistico rende queste montagne un luogo imperdibile che da oggi, grazie a Street View, è alla portatata di tutti:

·Pelmo, Croda da Lago

·Marmolada

·Pale di San Martino, San Lucano, Dolomiti Bellunesi, Vette Feltrine

·Dolomiti Friulane e d’Oltre Piave

·Dolomiti settentrionali

·Puez-Odle

·Sciliar-Catinaccio, Latemar

·Bletterbach

·Dolomiti di Brenta

La fondazione Dolomiti Unesco

La Fondazione Dolomiti-Dolomiten-Dolomites-Dolomitis UNESCO si costituisce il 13 maggio 2010 dall’intesa tra Le Province di Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento e Udine e le Regioni Friuli Venezia Giulia e del Veneto di conseguenza all’inserimento delle Dolomiti nella World Heritage List e alle prescrizioni UNESCO. Scopo della Fondazione è garantire la gestione efficace e coordinata del Sito dolomitico, finalizzata alla tutela e alla conservazione dello stesso, alla luce dei criteri qualificanti dell’UNESCO.

Il Bene Dolomiti è caratterizzato da nove siti e si colloca in un ambito geografico che investe ben cinque province, appartenenti a regioni differenti. La Fondazione è una struttura creata ad hoc, per meglio gestire la complessità di questo territorio, che non trova altri esempi nei siti del patrimonio UNESCO, e che si presenta come una modalità virtuosa di management. Lo scopo della Fondazione è di contribuire ad uno sviluppo sostenibile del patrimonio mondiale Dolomiti UNESCO, di promuovere la collaborazione e la comunicazione dei valori dello stesso. Sede e struttura La Fondazione Dolomiti-Dolomiten-Dolomites-Dolomitis UNESCO ha sede legale presso il palazzo dell’amministrazione Provinciale di Belluno, mentre la Sede amministrativa è dislocata a Cortina d’Ampezzo, presso il palazzo del “Comun Vecio”.

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