NordEst

La neve ostacola le ricerche di Silvio Marcon

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Lunedì ricerche su zone specifiche

L'ispettore distrettuale dei vigili del fuoco di Primiero, Paolo Cosner, conferma che 117 uomini hanno passato a setaccio l'intera zona del passo Cereda alla ricerca di Silvio Marcon, senza però alcun esito.

Le ricerche sono state nuovamente sospese con l'arrivo del buio, ma riprenderanno lunedì mattina molto presto. Vigili del fuoco, Guardia di finanza, Forestale e molti volontari, anche dal vicino agordino, hanno percorso più di 20 chilometri di sentieri per ritrovare il giovane scomparso da sabato, dopo l'incendio nella baita del padre.

Oltre 500 ettari di zona perlustrati anche con le unità cinofile e nessun nuovo indizio. A confermare che il giovane non sarebbe rimasto all'interno del rustico, sono il cellulare ritrovato nella neve, il giaccone che indossava e alcune tracce sul terreno.

Il freddo e il vento di queste ore non aiutano certamente i numerosi volontari impegnati nella zona. Sono in molti ad aupsicare che il giovane possa aver ricevuto un passaggio da qualche passante verso il bellunese. 

Le ricerche erano riprese domenica mattina

Presso la caserma di Sagron Mis è stata organizzata una sala operativa per far fronte all'emergenza. Il territorio viene passato palmo a palmo con l'aiuto anche di alcune squadre dal bellunese.

A far ben sperare sono alcune tracce dell'uomo, rivenute al'esterno della baita, che lasciano pensare che si sia allontanato dopo le fiamme. A questo punto si tratta di una corsa contro il termpo per i soccorritori. 

Le origini dell'incendio 

Dalle prime notizie sembrava quasi certamente che l'incendio scoppiato nella notte tra venerdì e sabato fosse divampato per cause accidentali. Dopo la scomparsa del giovane però, si cerca di fare chiarezza su ogni aspetto e non si esclude alcun detttaglio.

La baita di montagna a Passo Cereda (nel Primiero) nella quale Marcon ha trascorso la notte di venerdì e l'auto parcheggiata poco distante, sono state completamente distrutte dal rogo. Il rustico si trova a poche centinaia di metri dall'agritur di Passo Cereda.

Gli uomini dei vigili del fuoco di Primiero, coordinati dal Comandante Gianni Turra, sono intervenuti poco prima delle 7 di sabato mattina, per spegnere il rogo che ha interessato lo stabile e l'auto in sosta. Ad avvisare il 115 sono stati dei passanti che hanno visto le fiamme dalla strada che pota a Sagron Mis.

I vigili intervenuti sul posto confermano che da quanto è stato appurato, si sarebbe trattato di un incendio di origine accidentale, forse partito proprio dalla canna fumaria della vecchia struttura,  che subito dopo avrebbe interessato anche l'auto parcheggiata a lato, forse a causa del forte vento di queste ore.

Verrebbe invece esclusa l'origine dolosa, dato che all'interno del rudere non sono stati ritrovati resti di taniche o materiali che potessero confermare il dolo. I Vigili del fuoco hanno lavorato molte ore per poter spegnere l'incendio, terminando le operazioni di bonifica dell'area solo dopo mezzogiorno.

Sabato sera, ricerche sospese

Sono state sospese poco dopo le 16 di sabato, nella zona di Passo Cereda, nei pressi di un dirupo, le ricerche di Silvio Marcon,  proprietario della baita, residente a Sagron Mis, classe 1973 e padre da alcuni anni, che per ragioni ancora sconosciute, si è allontanato improvvisamente dalla propria abitazione, senza dare più notizie.

In queste ore i volontari dei Vigili del fuoco, del Soccorso alpino con il coordinamento delle forse dell'ordine, hanno cercato l'uomo temendo che possa compiere un gesto disperato. A far sospettare il peggio è proprio l'auto parcheggiata nei pressi della vecchia casa di montagna.

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