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Ci si interroga sulla strage nella famiglia perfetta

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La madre e il bimbo più piccolo erano riversi per terra nella taverna, gli altri due figli nella loro stanza e il padre nel letto matrimoniale con due pistole automatiche di fianco e un buco alla tempia.

"La scientifica ha effettuato i rilievi sul posto per accertare la dinamica dei fatti. La prima ipotesi è quella di un pluriomicidio-suicidio maturato tra le mura domestiche", è stato spiegato dalla Questura veronese, precisando che l'intera famiglia è stata sterminata con colpi di pistola alla testa.

I due bimbi più grandi hanno ricevuto un colpo di pistola alla fronte, mentre dormivano nella loro cameretta. Solo la donna è stata colpita anche ad un braccio, che probabilmente ha alzato nel tentativo di difendersi prima che il marito la freddasse con una pallottola al cranio mentre vedeva la tv, seduta sul divano dietro al quale giocava con i soldatini il piccolo Jacopo, colpito alla testa anche lui.

L'uomo e la donna, entrambi 43enni, erano due stimati professionisti, lui commercialista, lei avvocato. Al momento non è chiaro il movente della strage, né in casa è stato ritrovato alcun bigliettino o un qualsiasi elemento che possa spiegare perché Mariacci abbia deciso di sterminare la sua famiglia con due pistole, peraltro detenute legalmente.

"Era una famiglia benestante, una casa ben tenuta e di una certa eleganza", ha riferito il portavoce della Questura. Secondo una prima ricostruzione della polizia, la tragedia sarebbe avvenuta nella tarda serata di giovedì, verso le 22.30 quando alcuni vicini hanno detto agli inquirenti di aver sentito alcuni colpi secchi, ma di non averci badato. Le vittime erano tutte vestite con abiti di casa: i tre bimbi in pigiama, la donna in tuta sportiva.

"Il medico legale sta mettendo insieme gli elementi per chiarire bene i fatti, ma il passo successivo è capire il movente, cosa ha scatenato questo dramma familiare", ha aggiunto il portavoce.

"Secondo le prime notizie raccolte da vicini e conoscenti, sembra che Mariacci non soffrisse di stato depressivo. Parlano di una famiglia modello, non si sentivano mai litigi". Lo ha detto Giampaolo Trevisi, vice dirigente della squadra mobile di Verona.

Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti per quella che e' una delle stragi piu' gravi degli ultimi anni – si contano ben 5 morti – possibili angosce per un eventuale dissesto finanziario: un collega di Mariacci ipotizza che qualcosa possa avere sconvolto la sua vita e che per questo abbia temuto per la sua famiglia. Sembra invece escluso il movente passionale.

Sono in aumento i delitti tra le mura domestiche

Secondo l'ultimo rapporto Eures sull'omicidio volontario in Italia, i delitti tra le mura domestiche hanno registrato un impennata negli ultimi anni: nel 2006, un omicidio su tre è avvenuto in ambito familiare, con un incremento del 12% rispetto all'anno precedente.

"Purtroppo i delitti compiuti tra le mura domestiche e all'interno dello stesso nucleo familiare sono al primo posto tra gli omicidi volontari compiuti in Italia, costituendo il 31,7% del totale nazionale", ha commentato in una nota il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini. "Si tratta di tragedie alla cui base vi sono evidentemente situazioni di grande sofferenza spesso non riconoscibili neanche dalle persone più vicine".

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