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La Marmolada torna al Trentino: Zaia: “Giù le mani”, Rossi: “Montagne non devono dividere”

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La decisione di Roma rinnova le polemiche

NordEst – Da una parte Rocca Pietore in Veneto, dall’altra Canazei in Trentino: sono quasi 40 anni che si contendono la vetta della Marmolada, ma ora la controversia è finita, questa è una montagna trentina.

E’ da Roma, dall’Agenzia nazionale del territorio, che è arrivato l’ordine di spostare i confini regionali, dando seguito a un ordine presidenziale firmato da Sandro Pertini nel 1982.

Come chiedeva il comune di Canazei, l’agenzia ha quindi predisposto un nuovo tracciato lungo la cresta alpina che da Punta Rocca scende verso il Passo Fedaia ripristinando gli antichi confini del 1911. Da archiviare infine l’accordo siglato nel 2002 dagli allora presidenti del Veneto, Galan e del Trentino, Dellai. Per la provincia di Belluno un’altra sconfitta dopo la rinuncia a Sappada, ma nel Bellunese sono in molti a non digerire l’amara decisione.

Soddisfazione in Trentino

“E’ un successo per tutto il Trentino, ora si può cominciare una nuova fase”. Così il sindaco di Canazei ha commentato la decisione dell’Agenzia del Territorio di Roma che riporta la Marmolada entro i confini provinciali di Trento.

“La nuova fase – ha detto Silvano Parmesani – consiste nell’elaborare un sistema complessivo per la Marmolada. Bisogna mettersi insieme e ragionare cosa sia meglio per l’area. Se il Veneto ha compreso la decisione dell’Agenzia del Territorio – aggiunge infatti Parmesani – e accetta che i confini siano quelli definiti dal decreto Pertini, allora possiamo sederci intorno ad un tavolo in maniera tranquilla avendo sgomberato uno dei temi che ci hanno diviso. Se non lo capirà, allora valuteremo da soli cosa fare”.

 

Difenderemo confine con le unghie

“Giù le mani dalla Marmolada, la difenderemo con le nostre unghie. Difenderemo quel confine, nel senso che riguarda gli impianti di risalita, attività economiche e identitarie che sono del Veneto”. Lo ha affermato a Venezia Luca Zaia, governatore del Veneto, sulla decisione dell’ Agenzia del territorio che farebbe passare la cima più alta delle Dolomiti in toto al Trentino.

Rossi, montagne non dividano

Il presidente della Provincia autonoma di Trento – Ugo Rossi – replica al governatore del Veneto, Luca Zaia, sulla questione dell’attribuzione in toto al Trentino della Marmolada, decisa dall’ Agenzia del territorio invitando a moderare i toni.

“Anche io eredito questa cosa. I confini, quando si parla di autonomia speciale, sono una cosa ancora più importante delle attività economiche, il territorio è elemento costitutivo della nostra specialità’, al quale non possiamo rinunciare.

Detto questo – aggiunge Rossi – le contrapposizioni non fanno mai bene ne’ a una parte ne’ all’altra, e le questioni dello sviluppo, ma anche della salvaguardia del patrimonio ambientale sulla e intorno alla Marmolada, possiamo affrontarle insieme. Siamo disponibili con buon senso e responsabilità, le montagne uniscono non devono dividere”, conclude il governatore trentino.

 

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