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Istituiti i mercati agricoli locali: più qualità, più tipicità, più territorio

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Approvati criteri e modalità a cui si dovranno attenere i comuni 

agricoltura
Trento – Sono qualità, tipicità e territorio gli elementi fondamentali che caratterizzeranno in Trentino i mercati agricoli. Lo ha deciso la Giunta provinciale che, con un provvedimento proposto dal vicepresidente Alessandro Olivi, ha approvato i criteri e le modalità a cui si dovranno attenere i comuni per istituire e autorizzare i mercati riservati alla vendita diretta dei prodotti agricoli.

Fino ad oggi i mercati agricoli sono stati disciplinati dai comuni unicamente sulla base della normativa nazionale di riferimento (principalmente il D.M. 20/11/2007 del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali).
A seguito della decisione odierna della Giunta, i comuni potranno continuare istituire i mercati agricoli affidandoli in gestione ad una o più associazioni di produttori o di categoria – mediante idonee procedure di evidenza pubblica (soggetto gestore del mercato) – e autorizzare l’organizzazione dei mercati agricoli su richiesta di imprenditori singoli, associati o attraverso le associazioni di produttori o di categoria (soggetto organizzatore del mercato).

Al fine di valorizzare la tipicità e la territorialità dei prodotti agricoli venduti, i mercati saranno riservati alla vendita diretta di prodotti agricoli provenienti da aziende agricole della provincia di Trento o delle province limitrofe, fatta salva la possibilità di prevedere la partecipazione occasionale, non oltre il 10% delle presenze complessive annuali, di aziende che si trovano in altre zone d’Italia.
I criteri di selezione delle imprese partecipanti, introdotti dal provvedimento adottato oggi, mirano ad attribuire priorità alla qualità dell’offerta, selezionando, anche mediante l’attribuzione di specifici punteggi, le imprese agricole che valorizzino la tipicità e la provenienza dei prodotti. Potranno quindi essere valutati alcuni parametri quali la vendita a chilometro 0, la tracciabilità dei prodotti, la vendita di prodotti biologici, di prodotti tipici, di prodotti di stagione, di prodotti con marchi o certificazioni di qualità. Potranno essere considerati anche ulteriori aspetti fra i quali l’organizzazione di attività culturali, didattiche e dimostrative legate ai prodotti venduti, come le dimostrazioni sulla trasformazione dei prodotti e le degustazioni gratuite, la promozione della tutela dell’ambiente e l’estetica dell’area destinata al mercato agricolo e dei singoli banchi.
I comuni vigileranno sul rispetto dei requisiti previsti dalla normativa e sanzioneranno eventuali comportamenti scorretti.
Il testo delle deliberazione, approvata oggi in via definitiva, era già stato approvato preliminarmente dalla Giunta provinciale. I criteri sono stati poi concordati in sede tecnica con il Consorzio dei Comuni ed è stato acquisito il parere favorevole del Consiglio delle Autonomie Locali. Con questo provvedimento è stata data attuazione all’articolo 17 della legge provinciale sul commercio (L.p. 30 luglio 2010, n. 17), come era stato, tra l’altro, richiesto dall’ordine del giorno approvato dal Consiglio provinciale nella seduta del 25 maggio 2015.

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