Oggi a Roma, all’iniziativa Happy Birthday Web, è stato festeggiato con tanto di torta e spegnimento di 20 candeline e ha ricordato quelli che sono i cardini di Internet, allora come ora, "accessibilità, gratuità e neutralità", e ha insistito sull’importanza della riduzione del divario digitale anche per gli anziani. "Se torno indietro e penso all’epoca del Cern mi rendo conto che mi sono trovato in un contesto meraviglioso – ha detto Berners-Lee alla folta platea del Tempio di Adriano -. Facevo dialogare i programmi e i computer, in poche parole avevo il diritto di innovare e non avevo un controllo.
Per inciso, Berners-Lee non ha mai brevettato la sua invenzione ed è per questo che tutti usiamo il World Wide Web senza pagare royalties ed è anche per questo che è diventato un potente strumento di diffusione di idee. "Tutti devono fare parte della società dell’informazione, é importante che le persone siano connesse – ha sottolineato Tim Berners-Lee -. In Italia è in rete il 51% della popolazione: è un dato su cui bisogna lavorare, cercando di non lasciare indietro neanche gli anziani.
Se tutti si collegano i governi potranno usare il web come supporto, come è accaduto nel Regno Unito dove c’é stato un risparmio di costi e spostamenti per i servizi del 25% e dove tutti i ministeri hanno messo online i loro dati. Se alcuni servizi come l’archiviazione dei dati sono pagati dai contribuenti, allora è giusto che questi abbiano i dati a disposizione. Nel futuro la rete diventerà una piattaforma ancora più robusta e potente e non dobbiamo perdere di vista queste cose fondamentali", ha detto Tim Berners-Lee ad una platea composta anche da giuristi come Stefano Rodotà, esperti del settore come Stefano Quintarelli e filosofi come Maurizio Ferraris.
Tim Berners-Lee ha poi ripercorso gli albori del web, che derivava dal programma Enquire, progettato nel 1980 e poi diventato un browser nel 1989 che "girava" su NeXt, il computer inventato da Steve Jobs dopo la sua fuoriuscita da Apple. "Ora la pagina web è un’applicazione, non più un documento.