NordEst

India, rilasciato Claudio Colangelo ‘E’ stata un’esperienza spaventosa’

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 (Adnkronos) –  Lo conferma NDTV (DIRETTA). Ancora nelle mani dei maosti Paolo Bosusco, l’altro connazionale sequestrato circa una settimana fa nello stato dell’Orissa.. LaFarnesina ha avviato verificheL’audiomessaggio con cui i maositi avevano rivendicato il rapimento dei nostri connazionali. Bosusco e i suoi viaggi in Orissa (FOTO). Guerriglia attiva dal 1967: è il primo sequestro di stranieri..

Dopo 11 giorni di sequestro Claudio Colangelo, uno dei due ostaggi italiani in mano ai ribbelli maoistiè stato rilasciato. Ad annunciarlo è stata la indiana NDTV che già ieri aveva dato per avvenuto il rilascio di entrambi. Colangelo sarebbe stato consegnato direttamente nelle mani dell’emittente.

"E’ stata un’esperienza spaventosa, spero che venga rilasciato presto" anche Paolo Bosusco, avrebbe detto il 61enne a NDTV dopo la sua liberazione.

La Farnesina ha confermato la liberazione. In un messaggio il ministro degli Esteri Giulio Terzi ha fatto sapere che "il nostro connazionale ha parlato al telefono con il Console Generale Joel Melchiori a Bhubanesvar e gli ha riferito di trovarsi in buone condizioni e di essere in viaggio con alcuni giornalisti indiani che erano riusciti a raggiungere la località dove erano trattenuti".

"Abbiamo subito comunicato la notizia ai suoi familiari, condividendo con loro la grande soddisfazione della Farnesina e mia personale e sto cercando di mettermi direttamente in contatto con il nostro connazionale", ha proseguito Terzi sottilineando che ora "dobbiamo riportare a casa anche Paolo Bosusco".

"Il risultato di oggi – ha concluso il capo della diplomazia – rappresenta per tutti coloro che in questi giorni sono stati impegnati senza sosta sulla vicenda una motivazione ancora più forte per proseguire il lavoro verso una soluzione positiva anche per questo caso. In tal senso continuiamo a contare sulla collaborazione e disponibilità da parte dalle Autorità indiane, sia centrali che nello Stato dell’Orissa".


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