NordEst

In arrivo pioggia in quota, alto rischio cedimenti per strutture innevate

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La pioggia mette a rischio le case

Continuano in queste ore i cedimenti strutturali nelle zone del Cadore e dell'Agordino. Nelle zone di Agordo, a causa di notevoli infiltrazioni d' acqua, si sono creati movimenti dei tetti e instabilità su diverse strutture.

A Cencenighe, si segnalano diverse verifiche strutturali con l'intervento dei pompieri con autoscala anche su strutture nuove, dove i pochi punti di appoggio cedono, così come gli abbaini.

Si segnala la previsione di pioggia per il fine settimana, che potrebbe mettere a forte rischio molte abitazione nel Bellunese e Trentino, dove la neve si è accumulata in modo abbondante. Si invita a segnalare i casi più urgenti, per la pulizia dei tetti e delle strutture più innevate.

Belluno interviene ma sollecita la Regione

Assodato che la provincia di Belluno aiuterà i piccoli centri del Bellunese, non manca la frecciata alla Regione Veneto dal presidente Reolon, che ricorda come sia necessario che: «la Regione riconosca ai Comuni le maggiori spese causate dalla neve e  stanzi le risorse economiche necessarie ad alleviare le gravi difficoltà finanziarie».

Già a metà dicembre la Provincia di Belluno aveva gestito l'emergenza neve con un impegno di oltre 100mila euro. Allora l'ufficio protezione civile di Palazzo Piloni aveva messo a disposizione dei  Comuni 30 ditte private e 41 mezzi tra pale meccaniche, camion, frese e spartineve.

L'intervento in aiuto dei Comuni

«Tutti i Comuni – conferma il presidente della Provincia, Sergio Reolon – si trovano in gravissime difficoltà di bilancio, anche a causa delle  eccezionali nevicate di quest'inverno. Come in altre occasioni, abbiamo deciso di farci carico di questa situazione e di non lasciare soli i Comuni. Provvederemo noi a mandare dove c'è bisogno le ditte  specializzate nello sgombero neve e a pagare le relative fatture».

La decisione della Giunta è stata presa in considerazione del persistere dell'emergenza e della effettiva impossibilità dei Comuni  di farsene carico da soli.

«Il nostro territorio – ha aggiunto Reolon – è caratterizzato da  comunità di limitate dimensioni. Le nevicate di novembre e dicembre hanno messo in ginocchio i Comuni, quelle di gennaio e dei primi  giorni di febbraio rischiano di affossare del tutto i loro bilanci».

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