“Questo significa che dovremmo alla fine toccare, e forse superare, i 63 milioni di presenze turistiche – commenta l’assessore regionale Marino Finozzi – ovvero raggiungere il record assoluto di una Regione che è, e rimane, la prima in Italia in questo settore, ospitando grosso modo un turista ogni 6 che scelgono il nostro Paese per le loro vacanze e i loro soggiorni. I dati definitivi e certificati – aggiunge Finozzi – saranno disponibili solo a febbraio, ma sin d’ora i numeri prospettano una crescita decisa, con un aumento degli stranieri, che rappresentano ormai il 62 – 63 per cento del totale. In sostanziale stasi invece gli ospiti italiani: la crisi sta mordendo”.
“Penso che le cifre testimonino che abbiamo lavorato bene, come Regione ma soprattutto come sistema imprenditoriale turistico, e che la proposta di accoglienza del Veneto mantenga tutto il suo appeal, al cui interno si sta qualificando la vivacità culturale delle città d’arte (dove la crescita percentuale delle presenze è a due cifre), mentre si confermano le spiagge e il Garda. Dobbiamo però prepararci al futuro, e lo stiamo facendo, consapevoli che i tempi sono e saranno difficili, ma che dobbiamo stringere i denti ora per cogliere le opportunità del dopo crisi. In uno scenario di difficoltà economica, il turismo si è rivelato ancora una volta l’industria più importante del Veneto, sostenendo con il suo andamento positivo il tessuto economico e produttivo regionale in un settore che dipende solo da noi e non è delocalizzabile”.
“Siamo impegnati in questa fase a rinnovare la cornice legislativa regionale al cui interno operano gli imprenditori veneti, per renderne più efficace l’impegno. Nel maggio scorso – ricorda l’assessore – la Giunta ha approvato il Disegno di legge “Sviluppo e sostenibilità del turismo veneto”, che getta le basi per un cambiamento radicale e innovativo del turismo proiettato ai nuovi turismi e ai nuovi turisti italiani e stranieri. Prima di Natale abbiamo proposto, primi in Italia e in un contesto ancora incerto a livello nazionale, il disegno di legge in materia di concessioni demaniali marittime. E’ uno strumento legislativo adeguato e in grado di tutelare i nostri concessionari, dando loro la possibilità di lavorare con serenità e continuare a investire nel settore balneare, che è il nostro punto di forza, ottemperando nel contempo alle disposizioni europee sulla libera concorrenza”.
“Le difficoltà economiche non ci hanno scoraggiato e abbiamo portato a casa cinque progetti di eccellenza cofinanziati dallo Stato, per circa 10 milioni di euro. Questi ci consentiranno – spiega Finozzi – di programmare azioni, interventi e iniziative per altrettanti settori importanti dell’economia turistica veneta: l’accessibilità e il turismo sociale, il nuovo tematismo Pedemontana Veneta, i nuovi mercati dei Paesi BRIC e, insieme alle altre regioni confinanti, le Dolomiti UNESCO e il Sistema Turistico Interregionale Lago di Garda, per entrambi i quali il Veneto è capofila. Nel 2011 abbiamo lavorato anche per i club di prodotto e presentato quattro progetti a livello comunitario per finanziamenti a carico della Commissione Europea”.
“Nel luglio scorso abbiamo istituito il ‘Tavolo delle sinergie’ – dice ancora l’assessore – per dare una prospettiva unitaria al variegato sistema del turismo veneto, che è leader proprio per la sua trasversalità rispetto agli altri segmenti dell’economia e dell’attività regionale. Nell’economia dell’ospitalità sono infatti coinvolti il paesaggio e il territorio, e quindi l’urbanistica e la pianificazione; la mobilità dei turisti e quindi la viabilità e i trasporti; l’accoglienza del turista e quindi la formazione e l’informazione; la qualità degli alberghi e quindi le norme e le regole di lavoro e di vivibilità dei servizi turistici; i beni culturali e l’intero sistema che sottende a questo settore fondamentale in una Regione che ha quasi 3.000 anni di civiltà alle spalle; le produzioni artigianali e agroalimentari e quindi i rapporti con il con l’economia del territorio, la tradizione, la qualità delle produzioni agricole e la cultura della cucina”.
“Sotto il profilo finanziario, infine – sottolinea Finozzi – abbiamo operato per sostenere l’innovazione e la qualità. Per mantenere alto il livello di accoglienza degli alberghi e delle strutture extralberghiere, nel giugno scorso siamo intervenuti rinnovando e semplificando le regole di accesso al credito, sia mediante la riscrittura del Fondo di rotazione per le imprese turistiche che intendono avere credito agevolato, sia intervenendo direttamente con Veneto Sviluppo a garanzia delle imprese verso le banche”.
“Il nostro obiettivo di medio – lungo periodo – conclude l’assessore – è sintetizzato dalla sigla 20 – 20 – 20, ovvero arrivare entro il 2020 ad un turismo il cui valore valga 20 miliardi di fatturato, creati dall’arrivo di 20 milioni di turisti l’anno da tutto il mondo, rispetto ai 15 milioni di arrivi attuali”.