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Il nuovo Giorno di Obama

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Le parole di Obama 

"La strada da percorrere sarà lunga. La salita scoscesa. Potremmo non arrivarci in un anno e neanche in un mandato, ma l'America, e non sono mai stato più speranzoso di quanto non lo sia questa sera, ce la farà", ha dichiarato Obama, che è riuscito a conquistare anche Ohio, Florida, Virginia, Iowa, Nuovo Messico, Nevada e Colorado, tutti stati che avevano sostenuto George W. Bush nel 2004 . Con questa elezione "abbiamo dimostrato di non essere solo un insieme di stati rossi e blu".

''Se c'è ancora qualcuno che dubita che l'America sia un posto in cui tutto è possibile, che ancora si chiede se il sogno dei nostri fondatori sia ancora vivo ai nostri tempi, che ancora mette in dubbio il potere della nostra democrazia, la giornata di oggi è la risposta", ha affermato senza però lasciarsi andare all'entusiasmo ma mantenendo un tono grave per tutto il discorso.

Poco prima, in Arizona, John McCain aveva pronunciato il discorso in cui invece riconosceva la sconfitta, dopo essersi congratulato al telefono con Obama. "Siamo arrivati alla fine di un lungo viaggio", ha detto il candidato repubblicano che si è attribuito l'intera responsabilità della sconfitta. Obama ha manifestato la sua intenzione di lavorare insieme a John McCain e Sarah Palin "per rinnovare nei mesi a venire la promessa di questa nazione".

Il presidente eletto, il 44esimo degli Stati Uniti, il primo afroamericano, ha pronunciato il discorso in cui ha riconosciuto la vittoria intorno alle sei (ora italiana), di fronte a una folla di oltre centomila persone riunite al Grant Park di Chicago.

Un voto che rimarrà nella storia 

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L'avversario: "Avrà anche il mio aiuto"

John McCain è comparso davanti alla folla di sostenitori in Arizona per riconoscere la propria sconfitta poco dopo che i grandi network americani avevano attribuito la vittoria a Barack Obama in base alle proiezioni. Subito, il senatore repubblicano (nella foto) ha annunciato di aver chiamato Obama, di essersi congratulato con lui per aver conquistato la presidenza "del Paese che entrambi amiamo".

"In una competizione lunga e difficile quale è stata questa campagna – ha dichiarato – il suo successo merita il mio rispetto per le sue capacità e la sua perseveranza". "Ma il fatto di essere riuscito a farlo ispirando la speranza di milioni di persone è qualcosa che ammiro profondamente".

McCain ha quindi fatto più volte riferimento all'importanza della conquista della Casa Bianca da parte di un afroamericano. "Questa è un'elezione storica, ed io riconosco lo speciale significato che riveste per gli afro-americani e per il particolare orgoglio che deve essere il loro questa sera". "Ho sempre creduto che l'America offrisse opportunità a tutti quanti avessero la diligenza e la volontà di coglierle. Anche il senatore Obama pensa lo stesso".

"L'America oggi è un mondo lontano dalla crudele e spaventosa bigotteria di quei tempi. Non vi è nessuna prova migliore di questo dell'elezione di un afro-americano alla presidenza degli Stati Uniti".

Quindi l'offerta a Obama di collaborare: "Il senatore Obama ed io abbiamo avuto ed argomentato le nostre divergenze, e lui ha prevalso. Non vi sono dubbi sul fatto che molte di queste differenze rimangano. Questi sono tempi difficili per il nostro paese. E io gli prometto qui questa sera di fare tutto quanto è in mio potere per aiutarlo a guidarci attraverso le molte sfide che abbiamo davanti".

"Esorto tutti gli americani che mi hanno sostenuto non solo a congratularsi con lui, ma ad offrire al nostro prossimo presidente la nostra buona volontà ed il più onesto sforzo per trovare i mezzi per unirci e individuare i necessari compromessi per superare le nostre differenze e contribuire a restaurare la nostra prosperità, difendere la nostra sicurezza in un mondo pericoloso e lasciare ai nostri figli e nipoti un mondo migliore e più forte di quello che abbiamo ereditato".

Tra i ringraziamenti poi fatti da McCain, anche una parla per la candidata alla vicepresidenza, che stava al suoi fianco, Sarah Palin: "Una delle migliori protagoniste di campagne elettorali che io abbia mai visto, ed un'impressionante nuova voce nel nostro partito per la riforma ed i principi che sono sempre stati la nostra più grande forza". "Tutti noi possiamo guardare avanti con grande interesse al servizio che renderà in futuro all'Alaska, al Partito Repubblicano ed al nostro paese".

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