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Governo catalano in carcere. Puigdemont: ‘Governo in prigione per le proprie idee’

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Si trovano già in carcere i sette membri del deposto governo catalano per i quali la Procura spagnola aveva chiesto l’arresto. Migliaia di persone sono scese in piazza

Barcellona (Adnkronos) – La giudice della Audiencia Nacional, Carmen Lamela, ha accolto la richiesta per eliminare il “pericolo di fuga“.

Il provvedimento ha riguardato l’ex vicepresidente Oriol Junqueras, Jordi Turull, Josep Rull, Carles Mundò, Raul Romeva e Joaquim Forn.

Per loro si sono aperte le porte del carcere Estremera di Madrid, mentre le due donne, Meritxell Borras e Dolors Bassa, sono detenute nella prigione femminile di Alcalà, non lontano dalla capitale spagnola.

All’ex consigliere Santiago Vila, che si è dimesso la sera prima della dichiarazione d’indipendenza, è stata invece concessa la libertà su pagamento di una cauzione di 50mila euro.

Il President destituito Carles Puigdemont da Bruxelles: “Processo politico”

In un comunicato diffuso a Bruxelles, scrive la stampa belga, l’ex presidente Carles Puigdemont, in Belgio insieme ad altri quattro suoi ministri, ha ribadito che non tornerà in Spagna denunciando “un processo politico” nei suoi confronti.

“Il governo legittimo della Catalogna – commenta su Twitter l leader separatista Carles Puigdemont – è stato incarcerato per le sue idee e per essere stato fedele al mandato approvato dal parlamento catalano. Il clan furioso della 155 (la legge che è stata applicata da Madrid per destituire il governo, ndr) vuole il carcere. Il clan sereno dei catalani, la libertà”.

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