La tragedia giapponese – Il governo giapponese ha parlato di possibili rischi di processo di fusione nei reattori 1 e 3 della centrale Fukushima n.1, sulla costa nordest del Giappone, colpita venerdì scorso dal terremoto e dal seguente tsunami. E intanto continua a crescere il bilancio delle vittime: 1.600. Ma nella sola prefettura di Miyagi se ne stimano più di 10 mila.
Oltre 10.000 morti a Miyagi – Sono più di 10.000 i morti stimati nella prefettura di Miyagi, una delle più colpite dal terremoto-tsunami di verndì. Lo riferisce la tv pubblica, la Nhk, citando fonti della polizia.
Rischio esplosione a reattore N3 – C’é il rischio che il reattore n3 di Fukushima, ora sotto stress, possa avere un’esplosione simile a quella del reattore n1. Lo ha detto il capo di gabinetto, Yukio Edano, parlando dell’accumulo di idrogeno a causa della decompressione in corso.
"Anche se in teoria si verificasse l’esplosione, il reattore non avrebbe problemi", ha spiegato Edano, ripercorrendo quasi lo stesso copione di ieri, proprio i relazione a quanto accadrebbe al cosiddetto ‘piano operativo’, la grande camera sistemata sul reattore. Edano ha anche sottolineato che "il volume delle radiazioni del reattore n1 sta scendendo velocemente.
Possibile stop elettricità – L’erogazione dell’elettricità potrebbe subire un’interruzione, a partire dall’area di Tokyo, a causa dello stop degli impianti nucleari. Lo ha affermato il ministro dell’Economia e Industria, Banri Kaieda, in una conferenza stampa.
Magnitudo rivista a 9 – La magnitudo del terremoto che ha colpito il Giappone e’ stata rivista a 9 contro la precedente stima di 8.8 (era di 8,9 secondo l’Usgs). Lo ha reso noto oggi l’Agenzia meteorologica giapponese (Jma), aggiungendo che si tratta di un sisma tra i piu’ potenti mai registrati.
I morti accertati sono circa 1.600 – E’ di quasi 1.600 morti l’ultimo bilancio del sisma che ha devastato venerdì il nord-est del Giappone. Lo ha reso noto la polizia giapponese. Le persone disperse sono 642, secondo l’ultimo bilancio della polizia. L’agenzia Kyodo parla invece di 1.167 dispersi.
In comunicazioni successive, la confermato oggi la morte di 688 persone alle quali si aggiungono almeno 200-300 cadaveri ritrovati a Sendai, capitale della prefettura di Miyagi, colpita da onde alte 10 metri. Altri 300 e 400 corpi sono stati trovati dall’esercito nel porto di Rikuzentakata e 200 nella località costiera di Higashimatsushima, sempre nella prefettura di Miyagi. I feriti sono 1.570, secondo l’ultimo bilancio provvisorio della polizia, mentre i dispersi sono 642 persone. Secondo l’agenzia Kyodo, 1.167 persone risultano disperse nella prefettura di Fukushima, vicina alla zona più colpita dal terremoto e dal sisma.
Rischi fusione in 2 reattori – Il governo giapponese ha messo in guardia dai rischi di processo di fusione nei reattori 1 e 3 della centrale Fukushima n1, colpita venerdì scorso dal terremoto e tsunami. "Riteniamo sia altamente possibile che si sia verificata una concentrazione", ha risposto in conferenza stampa il portavoce del governo, Yukio Edano, quanto ai rischi di fusione: "non possiamo verificare ciò che accade nel cuore del reattore, ma stiamo facendo passi in avanti rispetto a questa ipotesi". Parlando dei lavori di messa in sicurezza dei due reattori di Fukushima, Edano ha riconosciuto che i livelli di radiazione sono saliti per lo sfogo di vapore leggermente contaminato, tra le operazioni per abbassare la pressione combinata al pompaggio di acqua di raffreddamento. "L’aumento dei livelli di radiazioni è stata finora nel range previsto, mentre continuano le attivita", ha osservato ancora Edano, aggiungendo che le fluttuazioni dei livelli radioattivi non comportano preoccupazioni per la salute. "E’ però verosimile vedere più fluttuazioni, mentre continuano le operazioni di decompressione", ha concluso. Da parte sua, anche Tepco, il gestore dell’impianto, ha ribadito non ci sono rischi di contaminazione.
Ambasciata, contattati 18 italiani su 29 – Sale a 18 (su 29 in tutto) il numero complessivo degli italiani residenti nelle prefetture piu’ colpite venerdi’ da sisma e tsunami, contattati dall’ambasciata d’Italia a Tokyo, mentre sono 8 su 11 i connazionali non residenti la cui presenza e’ stata segnalata nell’area con cui e’ stato aperto un canale di comunicazione. Tra gli ulteriori sviluppi maturati nel corso della notte, inoltre, c’e’ anche la conferma che i 5 connazionali residenti nella prefettura di Fukushima (quella che sta avendo problemi con i reattori nucleari) sono stati contattati e sono in buone condizioni di salute. Aiea, 140 mila evacuati da area Fukushima – Sono circa 140 mila le persone evacuate dall’area in cui sorgono Fukushima 1 e Fukushima 2, le due centrali nucleari rimaste danneggiate dal violento sisma che ieri ha colpito il Giappone. Lo ha reso noto stasera l’Aiea, l’Agenzia dell’Onu per l’energia nucleare, in un comunicato diffuso dalla sua sede di Vienna dopo avere ricevuto informazioni direttamente dalle autorità nipponiche. Secondo l’Aiea, dall’area di Fukushima 1 sono state allontanate 110 mila persone che si trovavano all’interno di un raggio di 20 chilometri dall’impianto. Dall’area attorno alla seconda centrale sono state fatte evacuare 30 mila persone. La procedura, secondo l’Aiea, è stata completata.
Mano tesa dal Trentino – Anche il Trentino segue l’evolversi della situazione in Giappone, paese colpito oggi da un gravissimo sisma, migliaia di volte più distruttivo di quello, già di per sé devastante, che ha colpito l’Abruzzo due anni or sono. Poco fa, su richiesta del presidente Lorenzo Dellai, il dirigente della Protezione civile Raffaele De Col ha sentito la Protezione civile nazionale per un aggiornamento della situazione.
La Protezione civile nazionale in queste ore è in contatto costante con le autorità nipponiche. Il Trentino si è reso disponibile a intervenire qualora ve ne fosse la necessità. Nelle prossime ore la conoscenza della situazione si farà via via più chiara e consentirà di assumere, in accordo con le autorità giapponesi, le decisioni più opportune.
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