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Genova, nave contro molo: i morti sono sette (VIDEO)

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Si aggrava il bilancio: giallo su uno dei piloti

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Genova – (Adnkronos/Ign) – L’incidente nella notte quando una portacontainer della flotta Messina, la Jolly Nero, ha urtato contro Molo Giano, provocando il crollo di un’intera palazzina mentre la torre di controllo è rimasta inclinata in acqua di circa 45 gradi (FOTO). Al momento sono sei le vittime, cinque i feriti e tre i dispersi. Si indaga per omicidio colposo plurimo.Vertice con Letta a Palazzo Chigi, Lupi in Liguria. Il ministro per le Infrastrutture riferirà alle 16 alla Camera e poi al Senato. Burlando: ”Regole di sicurezza completamente rispettate”. Le operazioni di soccorso dei Vigili del Fuoco (VIDEO). Le immagini notturne da YoureporterLa Jolly Nero, 40mila tonnellate di stazza per 240 metri di lunghezza (SCHEDA).

Si aggrava il bilancio provvisorio dell’incidente avvenuto ieri notte, intorno alle 23.30 nel porto di Genova, quando una nave portacontainer della flotta Messina, la Jolly Nero, si è schiantata contro Molo Giano e si è abbattuta contro la torre di controllo dei piloti. Al momento sono sei le vittime, cinque i feriti e tre i dispersi. Con l’urto la portacontainer ha provocato il crollo di un’intera palazzina mentre la torre di controllo è rimasta inclinata in acqua di circa 45 gradi rispetto al suolo.

Al lavoro Vigili del fuoco, Guardia Costiera, polizia, carabinieri e Gdf con sommozzatori e unità cinofile. Le operazioni ”proseguono senza sosta, stiamo facendo tutto il possibile” ha detto all’Adnkronos il capitano di fregata Filippo Marini, capo ufficio relazioni esterne della Guardia Costiera.

Uno dei dispersi, Maurizio Potenza, un pilota del porto, è stato recuperato vivo tra le macerie della palazzina crollata. Ieri notte non avrebbe dovuto essere di turno. Stando a quanto riferito dai figli, l’uomo aveva poi dovuto cambiare programma all’ultimo momento e all’ora dell’incidente si trovava dentro la torre di controllo. E’ stato immediatamente trasferito all’ospedale San Martino di Genova dove si trova “in gravi condizioni”, secondo quanto apprende l’Adnkronos Salute.

Il corpo della quarta vittima è stato recuperato nella zona della tromba delle scale della torre dei piloti. La quinta vittima è stata trovata incastrata nella parte metallica della torre, dove erano gli uffici della sala operativa. Il sesto corpo è stato individuato in quello che era il vano ascensore.

Al momento del crollo all’interno della torre erano presenti 13 persone, di cui 10 militari della Guardia Costiera e 3 civili, operatori portuali. Tre delle vittime sono appartenenti alla Guardia Costiera. Uno dei militari che hanno perso la vita si chiamava Daniele Fratantonio, di Rapallo, e aveva 30 anni. Quattro feriti sono stati ricoverati negli ospedali Galliera, dove uno è in prognosi riservata, e Villa Scassi.

”Il problema maggiore nella notte è stato dare assistenza ai familiari delle persone coinvolte, che continuavano ad arrivare tra obitorio e Porto – ha spiegato all’Adnkronos Salute Silvano Ruffoni, responsabile della Centrale operativa 118 di Genova – In questo caso l’intervento di una decina di psicologi dell’emergenza è stato cruciale. La Capitaneria di Porto ha fornito un numero per familiari e amici preoccupati, perché essendo il momento del cambio turno più persone erano coinvolte”.

Per quanto riguarda la dinamica dell’incidente, dalle prime voci risulta che la Jolly Nero, 40.594 tonnellate di stazza lorda, abbia urtato Molo Giano mentre usciva dallo scalo. La causa potrebbe essere stata un’avaria ai motori, che avrebbe reso la nave incontrollabile. La Jolly Nero era diretta a Napoli e in Medio Oriente.

Sul luogo dell’incidente il pm della procura di Genova, Walter Cotugno, e il procuratore capo di Genova, Michele Di Lecce. Al sopralluogo hanno preso parte anche il capitano della nave e l’equipaggio. La procura ha aperto un’inchiesta e la nave è stata sequestrata. ”Al momento la procura ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per omicidio colposo plurimo. Poi vedremo” ha detto all’Adnkronos il procuratore Di Lecce. E’ stato già ascoltato dal pm Cotugno il comandante della portacontainer. Un’inchiesta è stata aperta anche dalla Guardia Costiera.

Al porto presenti anche, tra gli altri, l’armatore Stefano Messina, che si è detto ”disperato”, e il presidente dell’Autorità portuale, Luigi Merlo.

Il presidente del Consiglio, Enrico Letta questa mattina ha avuto un colloquio telefonico con Merlo per fare il punto sulla situazione. Si è poi svolta una riunione a Palazzo Chigi con il ministro per le Infrastrutture e i trasporti, Maurizio Lupi, al quale il presidente ha chiesto di recarsi immediatamente a Genova per seguire lo svolgimento delle operazioni. Lupi riferirà alle 16 alla Camera e poi al Senato.

Letta ha avuto due approfonditi colloqui telefonici con il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, e con il sindaco di Genova, Marco Doria. Il premier ha espresso loro lo sgomento per quanto accaduto la scorsa notte, rinnovando la vicinanza, sua personale e del governo tutto, alla città e alle famiglie delle vittime.

Cordoglio del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Il capo dello Stato. informa un comunicato del Quirinale, appresa con sgomento la notizia del gravissimo incidente avvenuto nel Porto di Genova, ha espresso i suoi sentimenti di solidale partecipazione al dolore dei familiari delle vittime, rendendosi interprete del profondo cordoglio del Paese, e rimane in trepida attesa per la sorte dei dispersi.

Il sindaco di Genova Marco Doria ha proclamato per domani il lutto cittadino. Il sindaco di Rapallo, di cui era originaria una delle vittime, ha annunciato la bandiera a mezz’asta sul Comune.

”Le condizioni meteo marine erano perfette, il mare era calmissimo, il porto era illuminato, la nave era a rimorchio con due rimorchiatori, il pilota era a bordo e il comandante espertissimo, conosceva benissimo quel tratto, aveva fatto quella manovra centinaia di volte. Le regole di sicurezza sono state tutte completamente rispettate – ha dichiarato all’Adnkronos il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando – Per la città questo è veramente un colpo al cuore. Ho parlato con il presidente dell’Autorità portuale e con l’armatore. Stiamo cercando di capire cosa possa essere successo”. ”Non so che dire. Hanno beccato l’unico punto dove c’era gente – ha aggiunto Burlando – C’erano tanti punti in cui poteva essere urtato il molo, in più durante il cambio turno. Insomma è difficile spiegare il fatto in sé”.

”Sono profondamente e personalmente colpito dall’accaduto perché ho sempre lavorato in porto e la mia è una famiglia di trasportatori – ha affermato all’Adnkronos l’ex governatore della Liguria, Sandro Biasotti, membro della commissione Trasporti della Camera – Esprimo solidarietà e condoglianze alle famiglie delle vittime e forte vicinanza agli armatori, che conosco come persone molto serie. Quello che è accaduto non può definirsi che una fatalità”.

In solidarietà alle famiglie e ai lavoratori in seguito all’incidente mortale di Genova le Rsu Riparazione Navali, Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil hanno deciso un’ora di sciopero dalle 16 alle 17.

“E’ davvero inconcepibile che in uno dei porti più importanti ed attrezzati del mondo possano accadere disastri di una tale gravità” ha commentato il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni.

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