NordEst

Galan scrive ai Veneziani: “Come si fa a non vedere quello che accade?”

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"Come si fa a non vedere quello che accade a Venezia?
A Venezia, cioè tra piazzale Roma e il Lido sono tanti i veneziani che si accorgono del dilagare di varie forme sempre più preoccupanti di degrado, abbandono e disservizi vari. In diversi luoghi del centro storico si sono stabilmente installate numerose colonie di pantegane in permanente attività tra cassonetti delle immondizie e lì dove si accumulano i resti dei molti ristoranti, che non sanno come difendersi da queste incredibili presenze.

Pantegane a parte, che ormai formano una numerosissima popolazione lagunare, impossibile non interrogarsi sul prosperare aggressivo, famelico, veramente inquietante di gabbiani cresciuti in anni recenti spaventosamente di numero. Gabbiani che squarciano tutto e di tutto: dai sacchetti dell’immondizia abbandonati ovunque in città ai colombi, da ciò che si trova esposto su balconi e finestre a quanto costituisce il tetto di case, palazzi e chiese. Ci sono ore del mattino, o della sera, in cui i gabbiani prendono possesso di campi e fondamenta secondo i modi propri di una mutazione genetica volta al peggio. Insomma, migliaia e migliaia di gabbiani che sporcano e che lanciano grida e cantilene assai poco apprezzate da chi vorrebbe almeno riposare di notte.

E’ normale tutto ciò? E’ una fantasia del sottoscritto o di pochi altri l’impressionante invasione di gabbiani a Venezia? Oppure è normale che lungo il viale storico del Lido di Venezia alcuni negozianti, nel pieno della stagione turistica, siano costretti a subire il silenzio dei loro telefoni per giorni e giorni senza che nessuno vi ponga rimedio? Oppure è normale assistere all’orribile degrado causato da migliaia di bottiglie di plastica in eterno galleggiamento nei canali della città?

Sono forme di incuria e di inciviltà gravi che vanno a sommarsi al disinteresse totale nei riguardi della cultura da parte di chi amministra Venezia, le cui istituzioni principali sono da tempo sorrette solo dalla Regione che dichiara tutta la sua pena per lo stato in cui versa la città capoluogo.  Come si vede mi sono limitato ad un elenco di problemi per la cui soluzione qualunque città italiana non farebbe di certo ricorso ai finanziamenti di qualche legge speciale".

Giancarlo Galan
Presidente della Regione del Veneto

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