Un decesso per Covid in Trentino, dove aumentano i ricoverati in rianimazione, da 36 a 38, ed i ricoveri, da 204 a 211, con 20 nuovi ingressi e 13 dimissioni. A Trento, nasce anche il primo laboratorio italiano di test molecolari salivari in grado di scovare il virus Covid
Trento/Bolzano – Boom dell’incidenza settimanale dei casi Covid sulla popolazione nelle Province autonome di Trento e Bolzano, dove si supera la soglia di 250 casi per 100.000 abitanti.
Il Trentino rimane zona arancione. Lo ha detto il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, nel corso di una video conferenza stampa. “Nella tarda serata di ieri abbiamo avuto notizia dell’Rt per questa settimana ed è in calo, anche importante rispetto alla settimana prima.
Iss ha calcolato un Rt di 1.07, una classificazione collegata ad un rischio che non è alto e permette al Trentino di restare arancione come nelle ultime due settimane scongiurando la paura che abbiamo sentito nei cittadini di passare ad una classificazione rossa.
Non vuol dire che la situazione stia migliorando, perché abbiamo un indice di positività molto elevato sopra il 10%, dovuto anche alla modalità dei nostri tamponi sui sintomatici, ma non possiamo nascondere che il contagio è cresciuto e che il numero di ospedalizzati stia crescendo mettendo a rischio il livello di allerta nelle terapie intensive”, ha detto Fugatti.
“Abbiamo altri due casi di variante inglese quindi arriviamo ad un totale di 4 casi riscontrati finora in Trentino. Il piano di campionamento viene effettuato per tutto il Nord – Est dall’Istituto superiore di sanità. Comunque il numero che stiamo trovando è fino a questo momento è relativamente limitato”. Così il dirigente generale dell’Azienda sanitaria di Trento, Pier Paolo Benetollo, intervenuto in conferenza stampa.
Il punto a Bolzano
Sette decessi, 350 nuovi casi e 427 pazienti ospedalizzati: sono i dati dell’ultimo bollettino covid in Alto Adige. Nelle ultime 24 ore l’Azienda sanitaria ha analizzato 2509 tamponi pcr registrando 226 positivi.