NordEst

Friuli: approvata la legge sul volontariato

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La legge approvata in Friuli V.G. ha posto anche le basi per un preciso impegno economico della Regione per sostenere il volontariato, con stanziamenti precisi: un milione di euro per ciascuno degli anni 2013 e 2014 per il Fondo regionale per il volontariato; 300.000 euro per ciascuno dei due anni per il Fondo regionale per la promozione sociale; 50.000 euro per anno per le spese derivanti dalle convenzioni stipulate con i centri di servizio per il volontariato, 10.000 euro all’anno per il monitoraggio regionale sul fenomeno associativo, 5.000 euro all’anno per le finalità dell’articolo 6 riguardante il Comitato regionale del volontariato e 500.000 euro annui per il fondo regionale di anticipazione di cassa sui finanziamenti assegnati dall’Ue e dallo Stato alle organizzazioni di volontariato e alle associazioni di promozione sociale: complessivamente fanno 1.860.000 euro per il 2013 e altrettanti per il 2014.
"E’ un testo innovativo e completo", ha dichiarato Roberto Molinaro, l’assessore Regionale all’associazionismo. "Una legge che guarda al futuro e non al passato. Valorizza i meccanismi di rappresentanza, ponendo le associazioni di volontariato al fianco della Regione per incentivare il dialogo, la collaborazione e le proposte. Un altro passo avanti è anche la previsione del Fondo di rotazione e i piani di formazione, il ruolo ampliato del Centro servizi per il volontariato e una programmazione per l’Associazionismo in senso lato, con un Comitato e una Conferenza che diventano vero interfaccia.
L’approvazione della legge è un’altra vittoria per il Friuli Venezia Giulia, sempre in testa fra le Regioni italiane per numeri e qualità del volontariato. Le iscrizioni all’Albo regionale del volontariato sono in crescita costante: le associazioni riconosciute sono oggi più di 1375, quasi raddoppiate nel giro di dieci anni. I volontari sono più di 50mila.
 
Provincia, al via progetto volontariato linguistico/BOLZANO – Il progetto di volontariato linguistico ‘Voluntariat per les llengues’, promosso dal Dipartimento cultura italiana della Provincia di Bolzano, dopo la versione ‘Parla con me in …tedesco’, ora viene proposto a persone con background migratorio che desiderano ottenere maggior padronanza della lingua italiana come ‘Parla con me… in italiano’. La partecipazione al progetto e’ a titolo gratuito e per maggiorenni. Lo comuncia, in una nota, la stessa Provincia di Bolzano.
Come sottolinea l’assessore provinciale alla cultura italiana Christian Tommasini, il progetto ‘Voluntariat per les llengues’, esportato da Barcellona nella regione spagnola della Catalogna, e’ semplice concettualmente, ma di grande lungimiranza con un’importante ricaduta sociale. La versione ‘Parla con me…in tedesco’ ha riscosso un grande successo di pubblico. Ora il via alla versione ‘Parla con me…in italiano’.
Vi possono partecipare in qualita’ di ‘Apprendente’ stranieri con una conoscenza di base dell’italiano, interessati a praticare questa lingua per utilizzarla meglio nelle attivita’ quotidiane e di relazione con gli altri. Come ‘Volontario’ possono aderire all’iniziativa, invece, persone di madrelingua o con una buona conoscenza dell’italiano, che desiderano dedicare qualche ora del proprio tempo libero per conversare insieme all’apprendente.
Gli ‘Apprendenti’ vengono messi in contatto con i ‘Volontari’, che mettono a disposizione 10 ore del proprio tempo, generalmente 1 ora alla settimana.
 
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