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Fondo Comuni di Confine, presentati ai sindaci bellunesi nuovo regolamento e programmazione 2019-2024

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Per il presidente del Comitato Paritetico Dario Bond è ora necessario integrare le risorse con il Pnrr: “Il territorio si tenga pronto con le progettualità prioritarie”

NordEst – A Villa Pat di Sedico (Belluno), il presidente del Comitato paritetico Fondo Comuni di confine, Dario Bond, ha presentato ai sindaci bellunesi le novità rispetto al Fondo Comuni confinanti, approvate il 1° ottobre scorso.

Erano presenti l’assessore regionale Federico Caner con la struttura regionale, la consigliera regionale Silvia Cestaro, il consigliere del Comitato paritetico Roger De Menech, il presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin e il consigliere provinciale nonché presidente del coordinamento dei sindaci Fcc Roger De Menech.

Nuovo regolamento e programmazione

È stato presentato il nuovo regolamento del Fondo Comuni confinanti approvato il 1° ottobre, con alcune importanti novità, tra cui lo snellimento dell’iter amministrativo in capo ai Comuni, la creazione di un plafond per progetti di particolare valenza presentati dal Comitato paritetico stesso, e il potenziamento degli sportelli provinciali. Nell’occasione è stata presentata anche la programmazione d’area vasta 2019-2024, valevole sei anni anziché cinque come inizialmente previsto.

Durante la riunione, il presidente Bond ha anche aggiornato i presenti sullo stato d’attuazione del Pnrr, sollecitando il territorio a produrre progettualità.

Serve più progettualità

“Ho lanciato l’idea di potenziare gli uffici provinciali del Fondo Comuni confinanti facendoli diventare una cabina di regia per le progettualità del Pnrr – sottolinea Dario Bond – in un rapporto diretto con la Regione, è possibile analizzare quelle progettualità che possono risultare ùstrategiche per il territorio. In questo modo, gli uffici Fcc diventano portatori d’interesse dei Comuni, che altrimenti non sono in grado di incidere nelle dinamiche del Piano Recovery.

Questo è un momento importante per i territori di montagna come quello bellunese, perché l’insieme di finanziamenti del Fondo Comuni confinanti e del Pnrr garantisce una quantità enorme di risorse, per cui davvero il territorio deve farsi trovare pronto”.

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