NordEst

Fiera di Primiero, opere forestali sul territorio

Share Button
Legname e mercato – Prima di addentrarsi nella descrizione del progetto è bene chiarire che il legname è una risorsa per la nostra comunità e che pertanto il bosco deve assicurare quelle risorse con le quali l’Amministrazione può poi a sua volta fornire servizi ai propri cittadini; è vero che il bosco ha anche altre funzioni, paesaggistica – idrologica – turistica – ecc. – ma, se si esclude la raccolta funghi, il legname è l’unico introito diretto e facilmente quantificabile (tra i 60 ed i 100.000 € all’anno a seconda dell’andamento della richiesta).

E’ evidente che in un mercato complesso come quello legname, non possono essere le amministrazioni del Comune di Fiera, della Comunità di Primiero e probabilmente neanche quella Provinciale a “fare il prezzo”, ma esso risulta governato da fattori di larga scala che possono anche non essere prevedibili; è però indispensabile da un lato che le ditte boschive si dotino (come stanno facendo in questi ultimi anni) di attrezzature all’avanguardia, dall’altro anche i proprietari dei boschi mettano a disposizione un sistema infrastrutturale all’altezza delle nuove tecnologie.

Agevolare le operazioni –
La scelta di agevolare il più possibile la meccanizzazione delle utilizzazioni è indispensabile sia per favorire una riduzione dei tempi di esbosco (e pertanto l’utile d’impresa) ma, soprattutto, per ridurre i rischi per le maestranze: operazioni pericolose come la sramatura delle piante possono essere fatte dalle macchine direttamente sui piazzali e non più direttamente dai boscaioli.

Il progetto “piazzole” –
L’Amministrazione di Fiera non ha agito in modo casuale ma ha studiato il bosco individuando quali sarebbero state le zone da sottoporre a taglio nei prossimi anni. In funzione dei futuri abbattimenti sono state progettate le zone di lavorazione adatte ai nuovi cantieri: sono nate così le quattro aree (Posa delle Rane, Val Scura, Pian del Termen, Col Tamadi) del costo di circa 24.000 € complessivi, in parte finanziate con il contributo PSR (piano Sviluppo Rurale) ed in parte con fondi propri.

Non ci siamo però accontentati di questo progetto ma, approfittando della chiusura della discarica d’inerti in località Camoi, abbiamo realizzato un piazzale di stoccaggio per almeno la metà della produzione annuale del Comune, piazzale che all’occorrenza può essere utilizzato anche da altre amministrazioni o da ditte private.

Oltre a ciò, con l’ausilio del settore tecnico dell’UDF, abbiamo individuato la possibilità di risistemare un’ulteriore area di stoccaggio nei pressi di Valmesta (al Pian del Magazin). Il bosco di proprietà di Fiera di Primiero è ora dotato di cinque aree di deposito di medie dimensioni, una di grande superficie e numerose piccole piazzole di scambio sparse lungo i tracciati stradali: come si vede il bosco è assolutamente pronto per questa nuova visione delle utilizzazioni.

I problemi con la vIabilità –
Tra tante cose positive deve però essere ancora segnalata la nota dolente della viabilità: se ad un primo sguardo la proprietà parrebbe essere ben servita dal reticolo stradale esistente, in effetti esistono alcune criticità legate alla presenza della strada statale (che è un vincolo e non una opportunità), alle piste di Tognola che bloccano l’accesso alla parte alta della proprietà per tutto il periodo invernale (novembre – aprile), alla mancanza di una vera strada camionabile che possa essere percorsa da un autotreno con rimorchio.

E’ ora allo studio, ma data la congiuntura economica è difficile poter dire se e quando verrà realizzata, la razionalizzazione della strada della Val Scura ed il collegamento della stessa con il Pian del Termen e la zona della Malga Crel. E’ chiaro che se si dovesse riuscire a porre in essere quest’ultimo progetto, l’infrastrutturazione del bosco potrebbe ritenersi quasi ottimale.

Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *