NordEst

“Cristo pensante”, dopo i Pescatori volantini in valle: nessuna replica dai Comuni

Share Button
?La denuncia dei Pescatori sul degrado del Castellazzo

Lettera morta la denuncia dei Pescatori? –
Nessuna reazione ufficiale dopo la segnalazione dei giorni scorsi dei pescatori di Primiero, relativa alla zona del Castellazzo, nei pressi di passo Rolle, dove è situato il "Cristo pensante" che richiama l’attenzione di moltissime persone – troppe a detta degli stessi pescatori – con notevoli problemi di incompatibilità ambientale.

Nel documento si propone persino lo spostamento dello stesso "Cristo" in una zona meno impattante. Intanto il Parco, già da alcune settimane, sta intervenendo con lavori di ripristino su quel territorio.

Intanto in questi giorni il consigliere della Comunità di Primiero, Flavio Taufer si mobilita con un gruppo di persone sulla questione, distribuendo volantini e avanzando le perplessità del caso sull’opera e sulla sua localizzazione.

I lavori del Parco sulla zona – Sono iniziati in settembre i lavori di sistemazione ambientale ad opera delle squadre operai del Parco che riguardano l’area del Monte Castellazzo. Proseguiranno, se le condizioni metereologiche lo permetteranno, fino atutto il mese di ottobre, per riprende poi nella prossima primavera.

Il Monte Castellazzo si trova in una posizione strategica a cavallo tra il massiccio delle Pale di San Martino, il Lagorai e il gruppo di Bocche-Iuribrutto. La posizione dominate rispetto al valico dolomitico del Passo Rolle, ha reso il Castellazzo posizione strategica nell’antichità, ma soprattutto durante il Primo conflitto mondiale.

Sono molte in questa area, infatti, le opere campali costruite durante il Primo Conflitto Mondiale: trincee, percorsi, baraccamenti, piazzole di teleferiche, depositi munizioni. La zona rientra nell’area protetta ed è classificata quale riserva integrale, quindi con il più alto grado di tutela di habitat e specie richiesto dalla normativa. L’area è, inoltre, all’interno di un Sito di Importanza Comunitaria previsto dalla rete Natura 2000, in Zona di Protezione Speciale ein IBA (Important bird area).

Il progetto è stato steso dal Settore Tecnico dell’Ente Parco. L’intervento ambientale, nello specifico, intende adeguare le modalità della fruizione dell’area rispetto alle nuove emergenze poste dalla frequentazione da parte dei molti fruitori del Trekking del Cristo Pensante, sistemando il sentiero d’accesso esistente e individuando un percorso di rientro alternativo. Il progetto intende anche documentare e valorizzare le importanti testimonianze risalenti alla Prima Guerra Mondiale.

"Si tratta di intervenire – spiega Gino Taufer, Responsabile del Settore Tecnico dell’Ente Parco – tramite mirati interventi di ripulitura di alcune delle opere campali della Grande Guerra presenti lungo il percorso. Successivamente si dovrà prevedere la collocazione di idonee strutture informative riguardanti i siti recuperati, facendo nel contempo attenzione a comunicare al visitatore i valori ambientali presenti nell’area e la necessità del loro rispetto".

Sommità del Castellazzo con il Cristo Pensante e una tricea della Grande Guerra

Sommità del Castellazzo con il Cristo Pensante e una tricea della Grande Guerra

Sentieramenti confusi causati dalla grande frequentazione da e per la cima del Castellazzo

Sentieramenti confusi causati dalla grande frequentazione da e per la cima del Castellazzo

La fortissima erosione determinata dal passaggio delle persone e dagli agenti atmosferici

La fortissima erosione determinata dal passaggio delle persone e dagli agenti atmosferici

Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *