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Farmacista morta a Castelfranco Veneto, autopsia conferma: Serena Fasan è deceduta per cause naturali

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La farmacista 37enne, trovata morta lo scorso 25 agosto, è deceduta a causa di un malore. L’autopsia, condotta oggi, 31 agosto, dal medico legale Alberto Furlanetto, esclude in maniera assoluta l’aggressione. Lo zio era stato trovato morto suicida

NordEst – E’ l’esito dell’autopsia sul corpo della 37enne farmacista di Castelfranco  eseguita martedì 31 agosto, dal medico legale Alberto Furlanetto.. La giovane donna, era stata ritrovata cadavere nell’appartamento di Via Ponchini mercoledì scorso 25 agosto dal compagno, messo in allarme dal padre della donna che non riusciva a mettersi in contatto con la figlia.

Esclusa l’aggressione

I segni presenti sul collo della povera Serena, che all’inizio avevano destato più di un sospetto, si sono confermati essere quello che già era stata più di una ipotesi al termine dell’esame cadaverico estero, ovvero le probabili  tracce di una manovra resuscitativa effettuata quasi certamente da una persona poco avvezza alle pratiche mediche. Esaminate dall’ interno  la pressione non ha ha lasciato tracce o ecchimosi, sgombrando una volta per tutte l’ipotesi della morte dovuta ad una aggressione.

Le prime indagini

La Procura della Repubblica di Treviso ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di omicidio volontario sulla morte, avvenuta due notti fa, della farmacista Serena Fasan, 37enne di Castelfranco Veneto (Treviso). Si tratta, secondo quanto si è appreso, di un fascicolo aperto oggi come atto dovuto e senza riferimenti a possibili indiziati.

La donna era stata trovata in casa esanime dal compagno, senza segni riconducibili a circostanze violente sul suo corpo e nell’abitazione. Poche ore più tardi uno zio della donna si è tolto la vita gettandosi da un ponte.
L’evento si ritiene non sia collegato al decesso della donna.  Intanto, il sostituto procuratore della Repubblica di Treviso, Mara De Donà, ha affidato l’incarico di eseguire l’autopsia all’anatomopatologo Alberto Furlanetto. “Mi stupirei – ha detto Furlanetto – di trovare conferme all’ipotesi di aggressione, i segni che lo fanno supporre sono molto modesti”.
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