Primo Piano NordEst

Strage metro San Pietroburgo, identificato un sospetto attentatore

Share Button

Sarebbe un kirghiso che aveva ottenuto cittadinanza russa il sospetto attentatore della metropolitana di San Pietroburgo, dove ieri pomeriggio 11 persone sono state uccise e oltre 40 ferite nell’esplosione di un ordigno a bordo di un vagone della metro che aveva appena lasciato una stazione. A darne notizia sono state le forze di sicurezza dello stato centroasiatico, si legge sul sito della Bbc. L’uomo è stato identificato come Akbarzhon Jalilov, nato a Osh nel 1995

Roma (Adnkronos) – I media statali kirghisi hanno riferito che i servizi di sicurezza del Paese sono in contatto con i servizi segreti russi per ulteriori indagini. Da parte degli investigatori russi sono stati divulgati pochi dettagli. Finora nessun gruppo ha rivendicato l’attacco.

Intanto, il presidente americano Donald Trump ha avuto un colloquio telefonico con il presidente russo Vladimir Putin per porgere le condoglianze alle famiglie delle 11 vittime e assicurare un “sostegno totale degli Stati Uniti nel rispondere all’attacco e nel portare davanti alla giustizia i responsabili”. A riferirlo, il Cremlino e la Casa Bianca.

Urla, fumo e paura: le immagini da San Pietroburgo

“Il presidente Trump e il Presidente Putin hanno convenuto che il terrorismo è un male che deve essere combattuto congiuntamente e deve essere rapidamente sconfitto“, si legge nel comunicato della Casa Bianca.

L’ATTENTATO – Il Comitato inquirente russo ha aperto un’inchiesta per terrorismo, ha reso noto la portavoce Svetlana Petrenko, precisando che gli inquirenti considerano l’esplosione come un atto terroristico, pur continuando a non escludere versioni diverse. Il portavoce del comitato nazionale antiterrorismo Andrei Przhezdomsky ha precisato che la bomba disinnescata è “un ordigno rudimentale”.

L’esplosione è avvenuta intorno alle due e quaranta ora locale (l’una e quaranta in Italia) nel tunnel della metropolitana, fra le stazioni Tekhnologicheskiy Institut e Sennaya Ploshad, che è stata invasa dal fumo, tanto che in un primo momento si era parlato dell’esplosione di un secondo ordigno. Un altro, inesploso, è stato trovato alla stazione di Ploshad Vosstaniya (Piazza della Rivoluzione).

DUE FUGGITIVI – Due persone sono ricercate in relazione all’esplosione . Secondo una fonte della sicurezza, citata dall’agenzia di stampa Interfax, uno dei sospetti “ha piazzato l’ordigno che è esploso all’interno del treno, il secondo ha lasciato il congegno esplosivo nella stazione della metro di Ploshchad Vosstaniya”, dove è stato disinnescato. L’ordigno era stato nascosto in un estintore.

ONU – Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite condanna “nei termini più forti l’attacco terroristico barbaro e vile” di San Pietroburgo. I membri del Consiglio “hanno espresso la loro profonda solidarietà e cordoglio alle vittime di questo atto atroce di terrorismo, alle loro famiglie, al popolo e al governo russo”, si legge in un comunicato dell’Onu, che ammonisce: “I responsabili, gli organizzatori, i finanziatori e i i mandanti di questi atti riprovevoli devono essere portati davanti alla giustizia”.

 

Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *