Belluno

Emergenza maltempo, Vigili del fuoco da Primiero in Cadore e Agordino: soddifatto il presidente Rossi. Altra neve in arrivo

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Da sabato mattina, squadre di Vigili partite da Primiero alla volta del vicino Bellunese. Soddisfatto Rossi

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Le foto del maltempo

La neve a passo Rolle

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Primiero/Bellunese – Da sabato mattina alle 5, alcune squadre dei Corpi dei Vigili del fuoco volontari di Imer, Mezzano e Fiera di Primiero, sono partite per il Cadore e il vicino Agordino per riaprire le strade al traffico e soccorrere almeno 30 comuni isolati dalla grande nevicata di questi giorni in provincia di Belluno.

La richiesta è arrivata venerdì sera dalla Protezione civile di Trento e a sua volta richiesta dalla Protezione civile nazionale. Le zone di intervento sono Cencenighe Agordino e Santo Stefano di Cadore.

Soddisfatto per la collaborazione il presidente Rossi

Il presidente della provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, aveva autorizzato già venerdì sera la Protezione civile trentina ad intervenire nei territori montuosi della regione del Veneto, che, con la Protezione civile nazionale, ha formulato richiesta di collaborazione al Trentino.

Dal Trentino, sono partiti per Belluno due camion con lama e spargisale, un carrellone porta lame, un coordinatore della Protezione civile trentina, cinque operatori del Servizio Gestione Strade, tre fuoristrada dei Vigili del fuoco volontari del Primiero con nove vigili muniti anche di attrezzatura per il taglio delle piante. L’ammassamento e’ previsto all’aeroporto di Belluno.

L’intervento si svolge in alcuni comuni montani del bellunese che hanno problemi legati alle importanti precipitazioni avvenute in queste ultime ore.

Primiero Bellunese, una collaborazione storica

”Ancora una volta – ha commentato il presidente Ugo Rossi – il Trentino mette a disposizione la sua Protezione civile dove c’e’ bisogno di intervento e di sostegno. In questo caso ci muoviamo per gli amici della provincia di Belluno che con noi condividono un territorio montano bellissimo ma talvolta impegnativo. Ci unisce poi una lunga storia di relazioni e di collaborazione in numerosi campi, non ultimo quello sanitario, soprattutto con la popolazione trentina del Primiero”.

In Trentino hanno operato in 400

E’ stato un impegno molto intenso quello che ha visto coinvolto, in questi due giorni, tutto il personale interessato dalle forti precipitazioni nevose che hanno colpito il Trentino, in particolare per pulire le strade e rendere sicura la circolazione. A partire dalla giornata di mercoledì si sono progressivamente mobilitati tutti e 300 gli operai cantonieri attivi sul territorio. Utilizzate anche 250 lame per lo sgombero neve, di cui la metà circa con autocarri cantonieri e l’altra metà montate su mezzi di ditte private convenzionate (e guidate dai relativi operatori). Utilizzati inoltre un altro centinaio di mezzi fra le frese e gli automezzi per lo spargimento del sale e del ghiaino.

In totale le precipitazioni hanno mobilitato quindi oltre 400 uomini per la pulizia delle strade. Un prezioso supporto è stato fornito dai Forestali del Trentino e dalle Forze dell’ordine, per la gestione dei presidi di sicurezza per i mezzi in transito sulle strade provinciali.

Le nevicate sono iniziate già nella serata di mercoledì in alcune zone del Trentino, in particolare l’area nord-occidentale (Val Rendena, Valli di Non e Sole). In seguito si è registrata una tregua fino a giovedì mattina. Da mezzogiorno di ieri però le precipitazioni sono riprese fino a interessare tutta la provincia, ad eccezione della Bassa Valsugana, del fondovalle della Lagarina, dell’Alto Garda e della parte più meridionale del Chiese. E’ stata una nevicata di intensità rilevante. Dove è nevicato più intensamente – Valli di Non e Sole, Rendena, Folgaria-Lavarone – lo spessore complessivo della neve accumulatasi è stato tra i 70 centimetri e oltre un metro. Solo nella serata di ieri si sono misurati circa 8-10 centimetri all’ora di neve.

Si sono verificati quindi alcuni disagi sia per l’intensità del fenomeno sia perché non tutti i mezzi circolanti erano adeguatamente attrezzati. In alcuni momenti, specie sulle direttrici secondarie, veicoli che non erano stati intercettati dai posti di presidio istituiti per controllare la circolazione hanno creato qualche momento di difficoltà.

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