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Elezioni Politiche 2022, in Veneto vola il partito della Meloni. Zaia: “Risultato deludente, ora analisi”

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Netta vittoria anche in Veneto del partito di Giorgia Meloni. Già dalla presentazione delle liste i Veneti avevano dichiarato i loro malumori a Salvini

NordEst – “Il voto degli elettori va rispettato, perchè, come diceva Rousseau nel suo contratto sociale, ‘il popolo ti delega a rappresentarlo, quando non lo rappresenti più ti toglie la delega’. E’ innegabile come il risultato ottenuto dalla Lega sia assolutamente deludente, e non ci possiamo omologare a questo trovando semplici giustificazioni”. Lo dice il governatore del Veneto Luca Zaia, commentando l’esito del voto. “E’ un momento delicato per la Lega – aggiunge – ed è bene affrontarlo con serietà perchè è fondamentale capire fino in fondo quali aspetti hanno portato l’elettore a scegliere diversamente”.

Nel Bellunese, l’ex sindaco di Feltre, Paolo Perenzin non vince il seggio al Senato. Buono il risultato della lista nel Bellunese, a Feltre superato il 19 per cento. Mentre a goire è Luca De Carlo (FdI): “Rappresenterò a Roma tutto il Bellunese”. Il riconfermato senatore esulta per l’exploit di Fratelli d’Italia in provincia e dichiara alla stampa: “Siamo il primo partito in Veneto”.

Delude la Lega, vola FdI

Fratelli d’Italia “sbanca” anche in Veneto, diventando il primo partito, scalzando la Lega, come anticipato dai sondaggi. Ma i suoi voti doppiano e oltre quelli del Carroccio in tutti i collegi. Un risultato che potrebbe prefigurare nuovi scenari, anche in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. Nel quartier generale del partito di Giorgia Meloni, a Mestre (Venezia), di fronte al trionfo dei numeri si è mantenuto un tono sobrio, di coesione e di sostegno alle altre forze della coalizione di centrodestra.

A scrutino concluso Fdi raggiunge al Senato il 32,4% delle preferenze a livello regionale, lasciando la Lega al 16,6%; più staccati ancora Forza Italia (6,6%) e Noi Moderati (2,1%). Va male il centrosinistra. Il Pd è ora il terzo partito in Veneto, con il 14,8% ,mentre il Terzo Polo totalizza l’8,2%. Qui il Movimento 5 Stelle non ripete il buon risultato nazionale, e si ferma al 5%.. Dati che trovano conferma anche nei definitivi del maggioritario alla Camera, con Fdi al 32,5%, Lega al 16,2%, Forza Italia al 6,5%, Noi Moderati all’1,7%. Il Pd, alla Camera, ottiene un risultato di poco migliore, il 15,4%,. Il Terzo Polo sfiora il 9%, e si conferma la debacle del M5S, 5,2%.

L’alleanza Calenda-Renzi ottiene buone performance in particolare a Treviso, roccaforte della Lega. Un risultato che che probabilmente raccoglie diverse preferenze nel tessuto produttivo ‘deluso’ dalla crisi del Governo Draghi. Fdi si afferma in ogni caso ovunque, arrivando a essere il primo partito del capoluogo Venezia con il 24,6%, sopravanzando le altre forze della coalizione, compresa Noi Moderati, formazione comprendente la formazione del sindaco Luigi Brugnaro, che raccoglie solo il 3,6%.

Silenzio negli ambienti leghisti, che rimandano l’analisi alla conclusione dello spoglio. Per il coordinatore regionale di Fdi, Luca De Carlo “non cambia nulla. Per noi – dice – è un ottimo risultato, però abbiamo consapevolezza dei nostri mezzi, abbiamo una grossissima responsabilità che deriva da un ottimo risultato, ma siamo convinti di poter fare bene. Il centrodestra tiene bene – ha proseguito – è la prima coalizione anche in Veneto con numeri importanti. Non importa quali fossero le forze con piu’ voti, l’importante era presentare una coalizione coesa che poi incontrasse il favore degli elettori”.

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