NordEst

Dilaniato da tre cani: grave, Altre in breve

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Arco (Trento) /Sbranato dai cani – L’uomo attaccato dai cani, ha riportato ferite gravi ed e’ stato salvato dal 4pronto intervento di un vicino, che richiamato dalle grida, e’ riuscito a tenere a bada i cani, imbracciando una scopa fino all’arrivo del proprietario. Sono poi sopraggiunti i soccorsi, che hanno provveduto al ricovero dell’aggredito all’ospedale di Arco.

L’uomo aggredito dai cani è Ivo Calzà, 50 anni. Era uscito di casa, in via Gazzoletti, per gettare la spazzatura quando dal cancello lasciato aperto di una casa sono usciti i tre cani che lo hanno azzannato e trascinato a terra. Ivo Calzà è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Rovereto. Le forze dell’ordine stanno ora vagliando le responsabilita’ del proprietario dei cani dopo quanto accaduto.

Pordenone/Operazione antidroga – Duro clpo allo spaccio a Nordest da parte dei carabinieri del comando provinciale di Pordenone, che hanno sgominato una banda con base in Friuli e Veneto, con collegamenti nelle Marche, nel Lazio e in Calabria. i militari dell’Arma stanno eseguendo una trentina di ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip di Pordenone nei riguardi dei componenti di vari gruppi di spacciatori che operavano soprattutto nei luoghi di aggregazione dei giovani.

Bolzano/Incendi dolosi –
E’ stato arrestato un idraulico di  72 anni, Richard March, di Egna, condannato a tre anni e un mese  per una serie di incendi dolosi. la pena e’ ora divenuta esecutiva. march era stato arrestato nel gennaio 2007 ed una seconda volta dopo poche settimane. L’artigiano era stato condannato per alcuni attentati incendiari ad una ditta di costruzioni di Egna, ad una abitazione a Molini di Fiemme ed alla villa di un avvocato di Terlano. Sembra che March da anni covasse rancore nei confronti del legale per una causa persa.

Valsugana/Operazione antibracconaggio – Nel tardo pomeriggio di lunedì scorso, infatti, il personale del Corpo forestale della Provincia autonoma di Trento assegnato alla Stazione forestale di Pergine e i custodi forestali del Consorzio di vigilanza boschiva di Pergine Valsugana sono intervenuti in un’abitazione di Canezza per compiere accertamenti. Ad allertare i corpi forestali il fatto che dall’interno dell’edificio fosse stato sparato un colpo. Durante i controlli è stato fermata una persona che era intenta a raccogliere dei merli appena abbattuti e che alla vista dei forestali cercava di occultare una trappola armata e predisposta per la cattura di animali.

Gli agenti, trovandosi di fronte alla flagranza di reato (in questo caso caccia con mezzi vietati), una volta sentito anche il Pubblico Ministero di turno, hanno proceduto alla perquisizione dell’abitazione. E proprio la perquisizione ha permesso di rinvenire oltre 8.200 cartucce, sia a pallini che a palla, detenute senza denuncia ed in eccesso al quantitativo massimo ammesso dalla Legge, non custodite in maniera adeguata nell’interesse della sicurezza pubblica. Non solo. Nell’abitazione di Canezza c’erano anche polvere da sparo detenuta senza denuncia e oltre i quantitativi ammessi; un proiettile d’artiglieria di fabbricazione austriaca; un riduttore di calibro per fucile a canna rigata privo di segni e punzoni identificativi; un capo di gallo cedrone imbalsamato, specie appartenente alla tipica fauna stanziale alpina di cui è vietato l’abbattimento e la detenzione, privo di qualsiasi certificazione attestante la provenienza. Infine, oltre 30 fra tagliole a scatto e reti per la cattura di uccelli, oggetti la cui detenzione è vietata. La persona identificata è stata segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trento per i reati previsti in materia di armi e per la normativa relativa all’esercizio della caccia e protezione della fauna selvatica.

Altre in breve:

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