Primo Piano NordEst Valsugana Tesino Belluno

Da Borghetto “Carta delle Autonomie” con ministro Calderoli e governatori Fugatti, Kompatscher, Fedriga

Share Button

Presenti anche i rappresentati di altre autonomie, nonché parlamentari, consiglieri provinciali, sindaci, europarlamentari, rappresentanti dell’associazionismo e delle categorie economiche e sindacali

NordEst – “Da questo momento di confronto e restituzione vorremmo nasca una carta delle autonomie, la Carta di Borghetto, a partire dalla quale si possa discutere di come valorizzare l’autonomia, di come svilupparla e renderla dinamica, anche alla luce delle idee emerse nel corso delle celebrazioni del Cinquantenario. Credo siano anche maturi i tempi per costituire un Centro Studi sull’Autonomia, portando a compimento un percorso avviato in precedenza per concretizzare un progetto che esca dalla sola dimensione puramente accademica per diventare uno strumento di divulgazione”. Con queste parole il presidente della Provincia autonoma Maurizio Fugatti, ha aperto ad Avio la mattinata di lavoro dedicata al 50° anniversario del Secondo Statuto di Autonomia alla presenza, tra gli altri, del ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, del presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, e del presidente della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Massimiliano Fedriga. Presenti anche i rappresentati di altre autonomie, nonché parlamentari, consiglieri provinciali, sindaci, europarlamentari, rappresentanti dell’associazionismo e delle categorie economiche e sindacali.

Il presidente aprendo l’incontro promosso dal Comitato per il Cinquantenario del secondo Statuto d’autonomia, ha sottolineato il valore anche simbolico del territorio di Avio e della vicina Borghetto. “Ci troviamo a discutere di autonomia in un luogo di confine, già confine del regno austroungarico, e che ha attraversato momenti particolare della nostra storia  – le sue parole -. Qui cinquant’anni fa si iniziò a parlare di ASAR, di autonomia e di autogoverno, di autonomia integrale da Borghetto al Brennero.

Sempre qui con i colleghi Kompatscher e l’allora capitano del Tirolo Gunter Platter ci ritrovammo qualche anno fa per la celebrazione dei con  fini dell’Euregio. Noi vogliamo parlare di autonomia con le orecchie attente a quanto accade a Roma sul piano delle riforme, ma con lo sguardo in un’orizzonte euroregionale, caratteristica che contraddistingue le speciali autonomie di Trento e Bolzano e che le rende un modello anche per gli altri territori”.

Riguardo al regionalismo differenziato il presidente ha precisato che “Trento e Bolzano intendono discutere di quanto possono ottenere in più, rispetto alle competenze già esercitate, a partire dall’ambiente, mentre sui Lep riteniamo che le risorse debbano essere decise proporzionalmente ai nostri standard”.


In breve

Patt, è giunta l’ora di un Centro Studi per l’Autonomia. “Gli Autonomisti salutano con grande soddisfazione l’apertura di Borghetto ad un percorso di studi incentrato sull’autonomia, bene più prezioso del nostro territorio, elemento distintivo e non esiste un centro di studio e ricerca, un corso di formazione e specializzazione interamente dedicato ad essa. Il fatto che oggi, in occasione dell’incontro svoltosi a Borghetto presso la tenuta San Leonardo, il Presidente Fugatti abbia annunciato di voler procedere a colmare questa lacuna è un passaggio fondamentale per la nostra terra, ancor più necessario per il momento storico che ci troviamo a vivere, con le sfide di un mondo globalizzato e interconnesso, nonché con la richiesta di maggiore autonomia dei territori circostanti. Esprimiamo, quindi, tutta la nostra soddisfazione e il nostro sostegno ad un progetto che da anni portiamo avanti”, commenta il segretario del Patt, Simone Marchiori.


Impugnativa CdM, Zaia: “Devo occuparmi degli interessi dei veneti”


 

Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *