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Crisi del latte, i territori alpini premono su Bruxelles: “OCM anche per i prodotti di montagna”

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Si richiedono misure straordinarie per proteggere gli allevatori dalla continua erosione del  reddito

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Trento –  Un’azione forte del governo italiano presso l’Unione europea affinchè siano varate misure straordinarie e urgenti per proteggere gli allevatori e produttori di latte dalla continua erosione del proprio reddito, misure che riguardano l’etichettatura dei prodotti (in modo che ne sia certificata la provenienza), un Fondo per la stabilizzazione del reddito dei produttori e sostegni per la promozione dei prodotti derivati del latte sui mercati. É quanto i responsabili delle politiche agricole regionali, in particolare gli assessori all’agricoltura di Trento e Bolzano, hanno chiesto al ministro Martina in occasione dell’atteso incontro di oggi a Roma convocato per affrontare la “crisi del latte”. In prima fila la Provincia autonoma di Trento che, con la Provincia autonoma di Bolzano, il Tirolo ma anche la Baviera, sta mettendo a punto di concerto con il parlamentare europeo Herbert Dorfmann – é previsto a breve un vertice – un’azione comune nei confronti di Bruxelles affinché sia attivata una OCM (Organizzazione comune di mercato) riservata al latte prodotto nelle zone di montagna, al pari di quanto già si prevede per il settore dell’ortofrutta.
Questo è quanto hanno chiesto i responsabili delle politiche agricole dei territori alpini e dell’Euregio per frenare l’emorragia dei prezzi che sta investendo il settore latte e sostenere in tal modo gli allevatori di montagna. Ad annunciarlo, al termine dell’incontro di oggi a Roma con il ministro Martina, é l’assessore all’agricoltura Michele Dallapiccola, che solo alcuni giorni fa aveva incontrato i rappresentanti dei produttori trentini per concordare una serie di azioni d’emergenza ma anche di prospettiva per superare la difficile situazione che sta investendo il comparto.
Dall’incontro di oggi a Roma è emerso che il governo italiano metterà a disposizione del comparto 75 milioni di euro, 50 dei quali saranno riservati alla copertura delle spese dovute per il pagamento delle multe erogate per le quantitá di latte prodotte in esubero rispetto alle vecchie quote latte, cosa che, come è noto, non riguarda in alcun modo i produttori trentini.
Tocca invece anche i produttori locali la decisione annunciata da Martina di metter a disposizione del settore 25 milioni di euro che saranno erogati da Agea entro il mese di marzo. La quota parte relativa al Trentino si traduce in un piccolo aiuto, quantificabile in circa 1-2 centesimi al litro di latte conferito negli ultimi due mesi, una cifra che sará per altro precisamente definita dopo che i caseifici comunicato l’esatta quantitá di latte prodotto

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