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Covid, 1 decesso in Alto Adige. Kompatscher chiede zona gialla. Stop Danimarca ad Astrazeneca

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La Danimarca sospenderà definitivamente l’uso del vaccino anti-Covid di AstraZeneca. Lo ha reso noto l’emittente televisiva pubblica Tv2. Ema, raccomandazione su J&J la settimana prossima

Bolzano – L’Alto Adige registra nelle ultime 24 ore un decesso e 92 nuovi casi covid. L’Azienda sanitaria ha analizzato 988 tamponi pcr (53 positivi), ai quali vanno aggiunti 9201 test antigenici (39 positivi).

Continua a calare il numero di pazienti in terapia intensiva che ora sono 16 (ieri 20 e lunedì 22). Resta invece invariato il numero di ricoveri nei normali reparti ospedalieri e sale da 50 a 52 quello nelle strutture private. Sale anche il numero degli altoatesini in quarantena che ora sono 2.765 (ieri 2.659).

Bolzano sollecita la zona gialla

L’Alto Adige insiste per tornare in zona gialla dalla seconda metà di aprile. “Non siamo quelli che vogliono riaprire e basta, ma siamo quelli che vogliono farlo in sicurezza”, ha detto il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, al termine della seduta di giunta che ha ribadito la richiesta al governo di poter applicare le misure della zona gialla.

“Lo chiediamo sulla base della situazione epidemiologica e di quella vaccinale – ha sottolineato ancora il presidente altoatesino – siamo tra le regioni più avanti nella vaccinazione degli ultraottantenni, stiamo vaccinando le persone con più di 70 anni e già stiamo invitando quelle con più di 65 anni”.

Centrale nella strategia altoatesina per tornare in giallo al più presto è, poi, il piano di screening che prosegue. “Mentre si procede con i vaccini, non ci si può limitare a chiudere – spiega Kompatscher – fare tamponi e fondamentale. Si parla tanto del miracolo Madrid, ma lì cosa è stato fatto? Test rapidi ovunque, anche nelle scuole. Questa è la strategia vincente per tenere aperte determinate attività”.

Al governo, però, la Provincia di Bolzano chiede anche “maggiore chiarezza e facilitazioni sullo svolgimento dei test”: “C’è bisogno – dice ancora Kompatscher – di semplificare i percorsi, sia per l’adozione dei test in autosomministrazione, sia per la distribuzione dei test ai cittadini, sia per il sostegno al nostro progetto di screening nelle scuole”.

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