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Covid, Gimbe: “Ridurre durata green pass a sei mesi e obbligo vaccinale”

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Il monitoraggio della Fondazione Gimbe lancia l’allarme su nuovi contagi e occupazione degli ospedali. Green pass Italia e durata, verso ‘sforbiciata’ da 12 a 9 mesi in Cdm

Trento – Il numero dei tamponi rimane molto elevato in Trentino fino a giovedì 18 novembre – 11.000 circa quelli analizzati – ed anche il riscontro di nuovi casi positivi segue di pari passo: e così ieri sono stati individuati altri 37 casi positivi al molecolare (su 529 test effettuati) e 58 all’antigenico (su 10.405 test effettuati).

I molecolari hanno inoltre confermato 48 positività intercettate nei giorni scorsi dai test rapidi. Da notare inoltre il numero dei nuovi ricoveri: ieri altre 10 persone sono state accolte in ospedale, a fronte di 6 dimissioni che portano il totale dei pazienti covid a 32; sempre 5 i ricoverati in rianimazione.

Sul fronte vaccinazioni, questa mattina la cifra raggiunta era pari a 815.470: in questo numero sono comprende anche 372.568 seconde dosi e 26.055 terze dosi. Ci sono 12 guariti in più che portano il totale a 48.261 Qualche altro dato sui nuovi contagi: in fascia over 80 troviamo 4 casi nuovi che diventano 12 sia nella fascia 70-79 sia in quella 60-69 anni. C’è anche un bambini sotto i 2 anni mentre fra ragazzini e ragazzi fra 3 e 19 anni i nuovi casi sono uan quindicina. Le classi in quarantena erano 9 fino mercoledì.

Gimbe: “Ridurre durata green pass”

“Nello scenario attuale, caratterizzato dal progressivo aumento della circolazione virale e dalla riduzione dell’efficacia vaccinale che impone la dose di richiamo, sono due le decisioni politiche che possono minimizzare il rischio di misure restrittive – spiega la fondazione Gimbe – la prima è ridurre a 6 mesi la validità del green pass rilasciato a seguito di vaccinazione, in linea con le evidenze scientifiche sulla durata della protezione vaccinale e con le indicazioni per la dose di richiamo.

La seconda è introdurre l’obbligo vaccinale sia per il ciclo primario, sia per la dose booster, almeno per tutte le categorie di lavoratori a contatto con il pubblico”. Insomma, un doppio binario che vede contemporaneamente riduzione della durata del green pass e terza dose estesa. “Invece il super green pass sul modello austriaco – viene bocciato da Gimbe -, perché rischia solo di aumentare le tensioni sociali senza alcuna garanzia di aumentare coperture vaccinali e adesione alla terza dose”.

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