Dopo una lunga e pesante seconda ondata, iniziata lo scorso autunno, torna vuota la terapia intensiva Covid dell’ospedale di Bolzano. In Alto Adige gli ultimi due pazienti sono ricoverati nei rispettivi reparti di terapia intensiva a Bressanone e Merano
Bolzano – Nessun decesso provocato dal Covid-19 è stato registrato in Alto Adige, nelle ultime 24 ore, ma i laboratori dell’Azienda sanitaria provinciale hanno accertato 30 nuovi casi positivi. Di questi, 21 sono stati rilevati sulla base di 1.022 tamponi pcr (di cui 243 nuovi test) e 9 sulla base di 4.806 test antigenici.
I pazienti Covid-19 ricoverati sono 2 in terapia intensiva e 12 nei normali reparti ospedalieri. Altri 19 pazienti sono in isolamento nelle strutture di Colle Isarco e Sarnes. Le persone in quarantena o in isolamento domiciliare sono 1.062, mentre i guariti totali sono 72.929 (55 in più rispetto ad ieri).
Si svuotano i reparti covid
“Tutto vuoto, pazzesco. Ieri alle due abbiamo trasferito l’ultimo paziente”, racconta l’infermiere Armin al film-maker Andrea Pizzini, che da alcuni mesi nell’ambito del progetto ‘Wellenbrecher’ (frangionde, in italiano) racconta con clip video su Youtube il lavoro dei sanitari altoatesini nei reparti Covid. Attualmente, spiega l’infermiere, il reparto viene igienizzato per tornare al 100% sterile. “Solo adesso – racconta – sento la stanchezza e dico tra me e me che ho bisogno di staccare. Vacanze adesso sarebbero perfette”, confessa.
“Vorrei dire a chi sminuisce la pandemia che il Covid non è un’influenza normale. Qui c’erano giovani che sono morti e altri che ce l’hanno fatta a malapena. Il lockdown non è stato uno scherzo”, ribadisce Armin. “Il virus non è scomparso e il vaccino serve tutt’ora”, aggiunge. Anche se l’80% degli altoatesini si farà vaccinare, restano comunque 1.700 ‘candidati’ per la terapia intensiva, spiega. “L’anno scorso avevamo 500 pazienti ed eravamo al limite”, ricorda.