Primo Piano NordEst Valsugana Tesino Primiero Vanoi Belluno Storia

Covid-19: l’ultima ma non la prima epidemia tra le Dolomiti, dal 1600 ad oggi (LA STORIA)

Share Button

Nel passeggiare per Pieve a Primiero, in Piazzetta Valle d’Aosta, mi è caduto l’occhio sul Capitello della Peste realizzato nel 1656 come voto dagli abitanti della frazione per lo scampato pericolo dalla epidemia del 1630

di Ervino Filippi Gilli

Primiero (Trento) – Mi è sorta allora la curiosità di ricercare se in Primiero vi fossero stati altri episodi simili che avessero segnato in qualche modo la vita della valle.

Andando a ritroso nel tempo scopriamo che i casi di peste od altre malattie infettive sono stati numerosi: li ho raccolti nella tabella successiva integrando con dati miei la ricerca fatta dall’Ing. Tauffer (riportata in Primiero Storia e attualità – le date dell’autore sono evidenziate in grassetto).

Anno Malattia

Morti

Ammalati

Abitati
1630 Peste
1700 Peste Mezzano
1787 Vaiolo

228 (94 + 134)

Mezzano + SopraPieve
1795 Vaiolo

221

Mezzano-Imer
1801 Vaiolo

56

Mezzano-Imer
1807 Vaiolo

102 (69+33)

Mezzano – Imer
1833 Colera Distretto Primiero
1833 Pertosse

399 (64+284+51)

Mezzano + SopraPieve + Imer
1836 Colera

471 (126+281+64)

Mezzano + SopraPieve + Imer
1849 Tifo

344 (83+216+45)

Mezzano + SopraPieve + Imer
1857 Febbre gastrico – tifoidea

60

Miss
1867 Pertosse

343 (70+216+57)

Mezzano + SopraPieve + Imer
1878 Dissenteria a sangue

13

64

Sagron – Mis
1880 Vaiolo

9

Matiuzzi
1881 Vaiolo
1883 Vaiolo Distretto Primiero
1890 Influenza

20

Distretto Primiero
1895 Tifo

3

molti

Transacqua
1900 Pellagra

1

Canale
1903 Influenza Distretto
1907 Influenza Distretto
1910 Scarlattina Canale
1911 Influenza/tifo

1

45

Fiera
1918-20 Influenza “Spagnola”

Oltre a quello di Pieve altri capitelli vennero eretti a scopo “difensivo”: uno doveva essere localizzato in località Vignole ed era stato eretto nel 1700 dagli abitanti di Imer per difendersi dalla peste che infuriava a Mezzano, un altro a Mezzano, all’inizio della Via Stretta, come ci racconta Caterina Corona in Primiero di Ieri … e di Oggi a proposito dell’epidemia del 1836 . Di questa epidemia si rinvengono notizie anche sul retro del quadro della Madonna dell’Aiuto a Fiera dove sono raccolte le implorazioni dei fedeli contro varie calamità, alluvioni e guerre in primis. Il brano affisso recita: Avendo il Morbus Colera visitato anche Primiero ed essendo quasi preservato questo Borgo di Fiera, fu esposto il Sacro Quadro per lungo tempo all’invocazione dei fedeli, nei giorni 27-28-29 ottobre vi si celebrarono tre rosari, nei 28-29-30 detto due messe cantate ed una solenne dopo la quale fu trasportato processionalmente alla Chiesa Parrocchiale, il di cui dopo pranzo venne eseguito discorso relativo all’oggetto e poscia mediante nuova processione restituita l’Immagine B.ma alla Chiesa dell’Aiuto. Tutte le dette funzioni seguirono a spese degli abitanti di Fiera, come pure il quadro stesso fu portato da quattro particolari maritati di Fiera.

Sia Madre sempre lodata! 31 ottobre 1836

1878 “Da circa 10 giorni nel comune di Sagron – Miss, distretto di Primiero, si è manifestata la malattia epidemica, conosciuta sotto il nome di dissenteria a sangue, della quale perirono già a quest’ora 13 persone sulle 64 colpite dal morbo. Per buona ventura, mercè le cure e precauzioni urgentemente suggerite dai medici locali, sembra che l’epidemia vada declinando, da cui la speranza che in breve abbia a cessare, evitandone la propagazione. La Voce Cattolica 27 agosto 1878

1880 “Scrivono da Sagron (distretto di Primiero) essersi colà manifestata una malattia che si sospetta essere vaiolo: nel breve lasso dal 24 al 28 p.p. settembre se ne erano contati ben 9 casi nella piccola frazione detta Masi Mattiuzzi”. La Voce Cattolica 5 ottobre 1880

Nelle cronache dei quotidiani scopriamo che nel 1881 “Un Comune di questo distretto, che se povero sotto mill’altri riguardi, è ricco almeno in fatto di aria saluberrima e di robustezza proverbiale de’suoi figli, il Comune di Sagron e Miss, è forse a dura prova. Agli immediati suoi confini, e precisamente nel limitrofo Comune di Gosaldo (Regno d’Italia) da qualche giorno è scoppiato il vaiuolo, e vi si diffonde tanto che gli ammorbati sommano già ad oltre una dozzina. Sagron e Miss, si vede dunque in pericolo, e ne teme. Qui corre voce che il preposto comunale abbia scritto ufficialmente al sindaco di Gosaldo esortandolo a inibire a quegli abitanti di praticare sul territorio di Sagron e Miss.” (Gazzetta di Trento 14 aprile 1881)

Nel 1883 “La leva militare nel distretto di Primiero, che doveva aver luogo nei giorni 1 e 2 corrente, dovette essere sospesa in causa dell’epidemia vaiolosa sviluppatasi in quel distretto.

Ora però l’infezione va diminuendo per modo che la leva potrà eseguirsi anche colà, come verrà notificato mediante altro avviso.” La Gazzetta di Trento 3 marzo 1883.

Nel 1890 è la volta dell’influenza che colpisce prima la Valle del Vanoi e successivamente quella di Primiero: “L’influenza è arrivata, a quanto pare, anche in questa valle di Canal S.Bovo, si mostra però con tratti di natura benigna, ora con forte mal di capo, ora con mal di gola, sempre però con febbre e forte raffreddore. Oggi in Caoria in una sola scuola mancavano 20 ragazzi influenzati. Gli adulti la passano quasi tutti senza fermarsi alcun giorno in letto. Siror è il primo luogo dove comparve, e possiamo star sicuri che in breve ne saranno pieni i paesi. Fino ad ora però nessuna vittima dell’influenza.” Il Popolo Trentino 11 gennaio 1890

Nel 1898 scoppia a Transacqua una epidemia di tifo: “Sulla sinistra del Cismone in faccia alla nostra Borgata fin su quasi di faccia a Tonadico vi è un bellissimo canale d’acqua, e lungo il medesimo sono disposte seghe, tintorie, mulini, ecc colle rispettive famiglie in numero considerevole. Questa zona appartiene al comune di Transacqua. Ora nel 1895 in tale località infierì fortemente il tifo, moltissimi di quegli abitanti ne furono colti, certuni portarono la malattia anche oltre 40 giorni con gravissimo pericolo, anzi ne morirono tre nel fior degli anni.” La Voce Cattolica 1-2 ottobre 1898

Nel 1910 è la volta della scarlattina. “La scuola di Caoria è stata sospesa a causa di qualche malato di scarlattina. Benchè nessun caso sia grave, la misura profilattica è stata prudente; pare però che presto venga tolta e così si potrà effettuare l’inaugurazione del nuovo edificio scolastico che viene rimandata di qualche giorno.” L’Alto Adige 04-05 novembre 1910

Il 1911 si apre con una epidemia di influenza. “19 gennaio – serpeggia da qualche tempo nella nostra valle l’influenza che ogni anno dacché è di moda, fa la sua comparsa colpendo e giovani e vecchi. Non ne vanno immuni gli alpini qui di stanza: anzi si vocifera che ben 45 siano affetti da questo malanno. Fra la truppa, stando sempre alle voci che circolano, pare siano frequenti anche i casi di tifo, e che quattro militari si trovino all’ospitale sospetti di questo male.” L’Alto Adige 16-17 gennaio 1911

Non ho trovato riscontri a Primiero sull’epidemia della “Spagnola” che ha colpito il mondo tra l’ottobre 1918 ed il dicembre 1920 ma è probabile che anche qui si siano verificati decessi vista la notevolissima mortalità della pandemia (50 milioni di morti). Allo stesso modo non esistono notizie specifiche delle influenze Asiatica (1957) e di Hong Kong (1968) che fecero ciascuna un milione di vittime nel mondo.

Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *